MILLANTERIA INGANNEVOLE n.1 – La muestra de Bacon, que se podrá visitar hasta el 19 de agosto en el Centro Cultural Borges, es una selección de los bocetos exhibidos en la Bienal de Venecia en 2009. http://www.publico.es/viajes/326362/exposiciones/argentina E’ organizzata nell’ambito della 53. Biennale di Venezia ma, di fatto, si tratta di un evento slegato e straordinario, un unicum: e’ la mostra di disegni di Francis Bacon intitolata La Punta dell’Iceberg, e ospitata a Cà Zenobio degli Armeni a Venezia, già sede del padiglione della Repubblica Arabo Siriana. http://www.undo.net/cgi-bin/undo/pressrelease/pressrelease.pl?id=1244110486&day=1244152800
E’ millanteria ingannevole l’affermazione che i 40 disegni esposti a Buenos Aires costituiscono una selezione dei 20 disegni esposti a Venezia in concomitanza con la Biennale 2009: fuori dalla Biennale, però, e dal catalogo che la documenta.
MILLANTERIA INGANNEVOLE n.2 – El pintor irlandés dibujaba sin ninguna finalidad comercial y fue regalando sus obras a sus amigos, que mantuvieron en secreto su faceta de dibujante, explicó el crítico de arte británico Edward Lucie-Smith, que fue amigo de Bacon. El periodista italiano Cristiano Ravarino fue quien recibió el mayor número de ilustraciones, del mismo modo, apuntó Lucie-Smith, que el italiano Miguel Ángel (1475-1564) dibujaba para complacer al joven Tommaso Cavalieri.
E’ millanteria ingannevole Edward Lucie-Smith amico di Francis Bacon vivente, poiché il Lucie-Smith non risulta abbia curato expo di Francis Bacon precedenti l’expo allestite con disegni provenienti dal Ravarino, e la Bibliografia Consultata e pubblicata in “La punta dell’iceberg” da Umberto Guerini, avvocato del Ravarino, non lo comprende tra i critici d’arte esegeti prestigiosi ed essenziali della pittura di Bacon. Idem la bibliografia essenziale che correda le pubblicazioni monografiche più prestigiose editate per glorificare l’artista anglo-irlandese.
MILLANTERIA INGANNEVOLE n.3 – Los dibujos de Bacon fueron durante años motivo de una larga controversia sobre su verdadera autoría, que concluyó en 2004 cuando un tribunal italiano verificó definitivamente su autenticidad. http://www.elsur.cl/base_elsur/site/artic/20100703/pags/20100703081838.html Los dibujos de Bacon fueron durante años motivo de una larga controversia sobre su verdadera autoría, que concluyó en 2004 cuando un tribunal italiano verificó definitivamente su autenticidad, explicó hoy a Efe el comisario de la muestra, Massimo Scaringella. http://www.larazon.es/noticia/7948-los-polemicos-dibujos-de-francis-bacon-en-buenos-aires Nel 2003 Ravarino finisce sul banco degli imputati, accusato di aver falsificato 165 opere dell’artista. Un anno dopo, il processo si conclude con l’assoluzione dell’ex ragazzo bohémien e una sentenza in cui il Tribunale di Bologna nega che quei disegni siano falsi, pur se non ne certifica l’autenticità. http://www.ilgiornale.it/cultura/venezia_disegni_bacon_ca_zenobio/01-09-2009/articolo-id=379098-page=1-comments=1
E’ millanteria ingannevole l’esibizione di una sentenza giudiziaria autenticatoria dei disegni esposti e promossi dal trio Ravarino-Guerini-Maretti. La controversia giudiziaria, durata dal 1997 al 2004, non ha verificato nè sentenziato definitivamente l’autenticità dei 20 disegni esposti a Venezia, né dei 33 esposti a Cento, nè dei 40 esposti in Argentina/Buenos Aires, né dei 40 esposti in Portogallo/Evora, tutti riprodotti in cataloghi pubblicati dall’editore Maretti, accreditati da baconofili debuttanti, assoldati (usati) come neo-baconologi per la cosiddetta “bisogna” contingente e poi (alcuni) discriminati (Agazzani e Riva): non precisando che i giudici del Tribunale di Bologna hanno fatto esaminare a Paul Nicholls e Giorgio Soavi, prima di “giudicarli”, disegni diversi da quelli che risultano pubblicati in libri e cataloghi non editati da Maretti. http://rossiroiss.wordpress.com/2008/01/03/francis-bacon-disegnatore-in-italia/ “E’ molto probabile che il dubbio sull’autenticità o meno dei disegni dalla collezione Ravarino non si assopirà con questa mostra veneziana, anzi. Ma è certo che questa vuole essere un confronto aperto, libero e diretto. Se non porterà ad una risposta certa – ha scritto l’Agazzani – almeno arricchirà un appassionante romanzo giallo di un sequel che si preannuncia già denso di suspence”. http://www.undo.net/cgi bin/undo/pressrelease/pressrelease.pl?id=1244110486&day=1244152800
MILLANTERIA INGANNEVOLE n.4 – Alberto Agazzani giornalista, storico dell’arte e della musica, critico d’arte e musicale e art senior curator, over 40 di Reggio Emilia, ha curato oltre 250 mostre in Italia e all’estero, pubblicando oltre 100 fra cataloghi, monografie e saggi compreso “Francis Bacon. I Disegni”, Biennale di Venezia, Venezia, giugno-novembre 2009. Sic! in un esercizio scrittòrio agiografico autocurriculante webizzato: http://www.equilibriarte.org/site/albertoagazzani/bio,con l’annuncio che sarà curatore di expo allestite con disegni soltanto baconeschi a Berlino e a Guastalla con disegni di Ballthus (in duo come col Guercino a Cento).
E’ millanteria ingannevole il testo autobibliografato dall’Agazzani come “saggio” personale biennalizzante pubblicato dall’editore Maretti, per curricularsi baconologo biennalizzato, tacendo che lo stesso editore ha poi considerato inopportuno intrattenere altri rapporti, discriminandolo come esegeta mallevadore di altre expo baconesche. L’Agazzani ha scritto il testo pubblicato dal Maretti per presentare, occasionalmente e opportunisticamente, in duo con l’inglese Lucie-Smith, l’expo dei 20 disegni ravarinierati in una sala della Cà Zenobio a Venezia locata dal Maretti: una expo concomitante con la Biennale, ma estranea alla stessa, che sarà ricordata dalla Collegio Armeno per il contenzioso generato. Ruolandosi successivamente pentito e in conflitto col Maretti & C., tanto da scrivere in una mail indirizzata a rossiroiss@libero.it: “(…) Il mio saggio in catalogo è stato duramente criticato da Maretti e da Guerini perchè, a loro dire, lasciava ancora ampio spazio al (doveroso) dubbio, quando invece s’aspettavano, come pare abbia fatto Sgarbi, un’assoluta certificazione (valida solo nel loro cervello) dell’autenticità di quelle carte. Visti i passi successivi dai quali mi sono subitamente tirato fuori (una mostra a Milano in uno spazio notoriamente in affitto, Palazzo Durini, e l’inopportuna mostra a Cento, luogo ameno ma scomodissimo, sopra tutto con 40° all’ombra, nonchè il coinvolgimento di un collega tristemente condannato in due gradi di giudizio per abusi su minori…” (…) E’ millanteria ingannevole anche l’annuncio di expo a Berlino e Guastalla, allestite con disegni firmati F.Bacon, scritto dall’Agazzani, stante il conflitto in atto tra il neobaconologo reggiano e il trio Ravarino-Guerini-Maretti.
MILLANTERIA INGANNEVOLE n. 5 – L’expo a Cento è stata realizzata a costo zero per il Comune, col beneplacito dell’Assessore alla Cultura locale (Daniele Biancardi), che l’ha considerata evento capace di suscitare “…una risonanza internazionale” tanto da dare a Cento “…un’immagine sul piano artistico di tutto rispetto”, supponendola replicata successivamente “…a Londra, Parigi, New York, dando alla città di Cento un rilievo internazionale”: (sic! in Cento per Cento, anno V, n. 46).
E’ millanteria ingannevole massmediatica dichiarare expo-star, portatrice di risonanza internazionale, l’expo Guercino-Bacon, allestita con sette piccoli disegni del Guercino e 33 del Bacon: annunciandola come expo accompagnata a un catalogo, edito da Christian Maretti, con approfonditi testi di Vittorio Sgarbi, Duccio Trombadori, Edward Lucie Smith e Alessandro Riva (quest’ultimo autore, tra l’altro, del libro “Indagine su Bacon, Il mistero svelato dei ‘disegni italiani’ del grande pittore inglese”, edito da Christian Maretti) ed un testo dell’avvocato Umberto Guerini che ha seguito la vicenda legale nel ruolo di difensore dell’imputato Cristiano Ravarino. http://www.gregarte.it/i-disegni-di-francis-bacon-e-del-guercino-in-mostra-a-cento-fe/ Ingannevole perché l’expo Guercino-Bacon è stata poi realizzata a Cento (a costo quasi zero per il Comune), accompagnata a un catalogo edito da Maretti, ma privo del testo approfondito di Alessandro Riva defenestrato in corso d’opera, perché considerato inopportuno, causa una condanna giudiziaria per abusi su minori.
MILLANTERIE INGANNEVOLI n. 6 e 7 – Maretti Arte Monaco, nata nel 2002: (24 Avenue Princesse Grace – 98000 Monaco – Telfax.00377.97771777 –http://www.marettiartemonaco.com/ info@marettiartemonaco.com). Bit Art Gallery nata nel 2009: (Suite 128 – Business Design Centre – 52 Upper Street – London N 1 0QH – United Kingdom – Mob. +447824446890 – Tel. +39051238105 – www.bitartgallery.com – info@bitartgallery.com).
Sono due millanterie in gannevoli perchè proposte come astute referenze espositive e commerciali, responsabili della “… costituzione e presentazione al pubblico della più vasta e ricca collezione di disegni su carta del maestro inglese Francis Bacon”. E garanti (in ogni senso e a tutti gli effetti) di una “…collezione che vive in maniera autonoma la sua graduale presentazione al pubblico attraverso mostre di respiro internazionale, la prima delle quali si è tenuta alla Biennale di Venezia, presso Palazzo Zenobio degli Armeni”.La Maretti Arte Monaco e la Birt Art Gallery London sono state webizzate, poi silenzio massemediatico assoluto. Domande: Che fine hanno fatto? La Big Art Gallery (una galleria nel sacchetto) è stata concepita come escamotage ingannevole, con utenza telefonica fissa bolognese ad hoc per le info?
LE MILLANTERIE INGANNEVOLI ravariniane datate 1981-1998, foriere di ogni millanteria successiva, risultano smascherate e documentate nel mio libro intitolato “Francis Bacon disegnatore in Italia”, dove è possibile leggere: “La nostra opinione è che il Ravarino si sia annodato male ai disegni firmati F. Bacon in suo possesso: annodandosi male a cominciare dal principio. E che si sia riannodato successivamente tante altre volte sempre peggio per rafforzare il malfatto nodo iniziale… E si è ritrovato sospettato, indagato, processato… Per aver millantato di aver goduto credito (omofilo) presso Bacon. Per aver leggendarizzato alcuni micro-eventi (partouzes) che lo hanno avuto testimone e co-protagonista. Per aver automitizzato patologicamente, la professione giornalistica, esercitata episodicamente svolgendo inchieste il cui costo non è mai stato pari al ricavo (p. 62). Quasi certamente il Ravarino ha vissuto un incontro reale con Bacon. Con l’immaginazione l’ha migliorato. Narrandolo ripetutamente dal dicembre 1980 ai nostri giorni, ogni volta ha riferito ai suoi interlocutori nuovi particolari. Tra realtà e invenzione si è autoaffascinato come protagonista e narratore solitario autoreferenziale di un evento eccezionale. Credendo e continuando a credere in ciò che ha inventato per enfatizzare di volta in volta un vissuto altrimenti modesto e marginalizzante (p. 63)”.
ADDENDA CONCLUSIVA – Rebus sic stantibus, poiché i disegni firmati F. Bacon, gestiti e promossi dal trio Ravarino-Guerini-Maretti, risultano esposti in locations mercenarie disponibili come e quanto le suites alberghiere nelle quali è possibile soggiornare con indentità documentate anche da passaporti falsi, oppure in location surroganti, accreditati da simil-esegeti neo-baconologi mallevadori d’occasione, assoldati a buon prezzo di volta in volta per la bisogna scrittoria contingente, concludo scrivendo alcune domande alle quali è possibile rispondere.
- A quale casa d’aste con insediamenti internazionali, come Sotheby’s e Christie’s, è possibile affidare in conto vendita i disegni firmati F. Bacon provenienti dal Ravarino?
- In quale fiera dell’arte come Art Basel, Arco Madrid, Artefiera Bologna è possibile esporli accreditati da una galleria d’arte incontestabilmente internazionale?
- Quale museo con buona e indiscutibile reputazione nel mondo dell’arte e dell’artisticità è disponibile per l’allestimento di una loro esposizione?
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(Postato anche in:: http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2516059.html)Riconoscibili nella foto (da sinistra): Edward Lucie-Smith e Cristiano Ravarino.Sono riconoscibili (da sinistra): Umberto “Umbi” Guerini, Edward Lucie-Smith, Cristiano RavarinoAlberto Agazzani