Enzo Rossi-Roiss

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HO LANCIATO NEL CHIANTI I MIEI MAXIDADI ICONOVULVATI

GIA’ LANCIATI A VENEZIA DURANTE IL CARNEVALE 2007

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Altro coupe de dés rouge e noir ! Questa volta nel Chianti, dopo il lancio veneziano in Campo San Maurizio durante il Carnevale 2007 e a Torcello successivamente.
Vulveide nel Chianti, perciò, dopo Vulveide in Laguna, meditando altre Vulveidi in altri luoghi. Diversa la location, identiche le motivazioni… però.
Ho lanciato i miei maxidadi iconovulvati nel Chianti, come in laguna a Venezia, per continuare a omaggiare il duo Mallarmé-Stendhal, per propiziarmi nuovi Innamoramenti fuori di antichi calcoli, e per la Congiunzione Suprema delle probabilità superstiti di altro Fidanzamento, caduto il velo dell’ultima Illusione: poichè la sua ossessione mi risulta sempre più destinata a essere rimossa e archiviata come Fantasma di un gesto vacillante.
La location nel Chianti è Villa Mocale, una residenza chwe fu anche medicea durante il sec. XV, completamente restaurata e usata come sede per meeting, congressi, banchetti nuziali e festeggiamenti eterogenei, sulle colline tra Firenze e Siena nel territorio di Montefiridolfi San Casciano. Si raggiunge percorrendo la superstrada Firenze-Siena (uscita Bargino).

Published by rossiroiss, on luglio 22nd, 2008 at 10:16 pm. Filled under: Diario, Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DEL RITROVARSI ANNUALMENTE A BOLOGNA

SPETTATORE DEL CINEMA RITROVATO

Ogni anno, da 22 anni, ci si ”ritrova” sempre più numerosi d’estate a Bologna nel chiuso di sale cinematografiche diverse e all’aperto in Piazza Maggiore, per assistere alle proiezioni della Mostra Internazionale del Cinema Ritrovato. Trecento i titoli, otto le giornate dell’edizione 2008 (dal 28 giugno al 5 luglio), alcune migliaia i cinephiles, provenienti da ogni dove europeo ed extraeuropeo,
Casuali ritrovamenti di amatori e sapienti restauri sponsorizzati dal mecenatismo privato consentono ogni anno agli organizzatori della Cineteca Comunale bolognese di comporre un mix di proiezioni di lungo e cortometraggi, muti e sonori, per un palinsesto che risulta, poi, delizioso e infernale perchè obbliga a effettuare con sofferenza scelte sacrificali.
La sezione maggiormente apprezzata, tra le tante programmate, ha avuto per protagonista il regista Josef von Sterneberg con la proiezione di 13 suoi film. In sei dei quali, tutti magistralmente restaurati ( Marocco, Dishonored, Shanghai Express, Blond Venus,The scarlet empress, The devil is a woman ), ho ritrovato l’attrice Marlene Dietrich, immedesimandomi in ognuno dei suoi ammiratori intrigato dal suo erotismo e affascinato dalle sue civetterie, tutte inequivocabili promesse di coiti possibili. Con tante sigarette accese e fumate in interni ed esterni, da star e figuranti in ogni ambiente e circostanza, anche inopportunamente.
Non sono state proiettate opere cinematografiche di autori baltici o di produzione baltica del genere “Campanula bianca” di Ivars Kraulitis (anni ‘60, b/n, 35 min. senza parole) o “Più vecchio di 10 minuti” di Gherz Frank (anno 1978, b/n, 15 min. senza parole). Qualcuno le cerchi e le “ritrovi” cominciando con una richiesta di collaborazione al National Film Centre of Latvia che ha sede a Riga, oppure incaricando a far ciò Laila Pakalnina, attualmente attiva più come giornalista/opinionista del quotidiano lettone “Diena” che come regista cinematografica.

Published by rossiroiss, on luglio 9th, 2008 at 9:56 pm. Filled under: Diario, Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati