In alcune sale del Palazzo Zenobio ex Collegio Armeno (Dorsoduro 2596, Fondamenta del Soccorso) è stato insediato a Venezia il padiglione della Repubblica Araba Siriana, costituito da “stanze d’artista“ allestite anche con opere di Autori italiani, in occasione della 53. Biennale Internazionale d’Arte.
Comissiario Christian Maretti, cittadino emiliano-romagnolo editore/catalogatore a Faenza dell’opera omnia di Concetto Pozzati, e di libri che hanno per argomento e illustrazioni molti disegni di Francis Bacon, provenienti dal sedicente giornalista bolognese Cristiano Lovatelli Ravarino, tutti sprovvisti del riconoscimento d’autenticità sottoscritto da chi gode credito presso i mercanti d’arte e le case d’asta.
Curatori Enzo Dall’Ara e Marzia Spatafora, esordienti nel ruolo di critici d’arte nella città lagunare: con nessun cittadino siriano nel ruolo di co-commissario o co-curatore.
Tre “stanze d’artista“ per le opere siriane di Ussam Darwich, Yasser Hammoud e Hannu Palosuo. Sei “stanze d’artista“ per le opere italiane di Gastone Biggi, Salvatore Emblema, Sergio Lombardo, Franca Pisani, Concetto Pozzati e Turi Simeti.
Un singolare e stravange marchingegno espositivo , concepito e realizzato per dare location e visibilità (promozione mercantile) “biennalizzante“ alle opere di sei artisti italiani, piccoli maestri del pronto-da-appendere, poco considerati dai curatori di rassegne dell’arte italiana contemporanea più significativa allestite (o da allestire) in location espositive museali straniere.
Ai buoni intenditori bastino le parole scritte per comporre questo testo e per sollecitare commenti, considerando ovvia ogni altra considerazione “critica“ relativa all’impresa compiuta dell’Editore Maretti & C., palesemente pro Concetto Pozzati e Francis Bacon disegnatore in Italia esposto (intrufolato e non collateralmente) in altra sala dello stesso Palazzo Zenobio.