CON OMICIDIO-SUICIDIO MISTERIOSO NEL SALENTO PER LETTORI AGOSTANI ACCASATI IN VILLAGGI VACANZE
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Ho ricevuto in dono un libro costituito da tante pagine quante risultano le pagine di quattro libri de La Biblioteca di Repubblica: allegati uno ogni sabato al quotidiano. Esempio: Arthur Scnitzler n.3/112, Herman Malville n.8/112, Marcel Proust n.12/128, Oscar Wild n.14/128: totalizzano 480 pp. Il libro che ho ricevuto in dono totalizza 494 pp. Lo ha scritto Enzo Varricchio, s’intitola Quell’estate prima della fine del mondo, lo ha pubblicato Giuseppe Laterza, editore barese come l’autore che si reddita esercitando la professione dell’avvocato: animalista, vegetariano, in rapporto ravvicinato con lo Yoga.Non è il diario di una vita eccezionale, né l’autobiografia di un uomo eccezionale.
È il prodotto letterario di un pugliese ostinato nel soddisfare il bisogno personale di conoscenza e accrescimento culturale, in dimestichezza con la scrittura letteraria. Un contenitore cartaceo divulgatore di un melting pot etnico-culturale, farcito con digressioni e citazioni iperdialogate che zibaldonizzano ciò che l’autore ha “imparato” accumulando il suo capitale di conoscenza libresca e conoscenze socio(anche logiche)-politiche-mondano-artistiche-economiche etc, fino allo scrittore Moccia e all’attore corregionale Scamarcio.
Trattasi di un libro di narrativa della categoria Dan Brown per il Grande Numero la cui lettura si arruffiana il lettore di pagina in pagina conducendolo in un iper luogo nomato Rosadimare (il più bel fiore e il liquido primordiale), villaggio vacanze per benestanti insediato sulla costa salentina adriatica nel territorio comunale di Ostuni. L’autore lo ha scritto eccellendo, in alcuni capitoli, nella costruzione di analogie provviste del “come” che esemplifico campionariate, dopo averle sottolineate:
- rincoglionito e frustrato come un granchio sbattuto nel secchiello p.36
- come vecchie cianfrusaglie ritrovate negli scatoloni in soffitta p.38
- come due paracadustiti impigliati sul ramo di un albero p.41
- come un astronauta sganciato fluttuo nel vuoto p.52
- si dissolvono nella notte come punti neri nell’inchiostro p.71
- grondare sudore come un eschimese incarcerato da un’ora dentro un hammam p.82
- ammosciato come un pupazzo la cui carica sia terminata p.287
- per insufflargli ossigeno, come il soffio divino che dà la vita p.314
- da cui si può uscire, come si esce da un brutto sogno p.427
- nero come un gigantesco moscone p.479
- lottano nel cielo come dronghi asiatici a difesa del nido p.479
Ho ricevuto in dono, quindi, un libro che contiene più libri che hanno per argomento la costa salentina nel periodo delle vacanze estive, la popolazione pugliese con i suoi riti e i suoi miti, la microstoria locale di ogni “loco” tra i due mari (Adriatico e Jonio) – come risulta riassunta esemplarmente nel cap.XV da pag. 343 in poi: astuzie utilizzate come bigiotteria, per adornare con esercizi di scrittura erudita un intreccio narrativo del genere giallo-esoterico-codicedavinci con suicidio-omicidio iniziale e soluzione finale di ogni mistero (quasi), metaforicamente (in)quadrata in un cerchio, destinato a risultare datato dai riferimenti a fatti e personaggi della cronaca più recente.
Siccome alcuni PM sono impegnati in ulteriori indagini, però, chiunque abbia letto (oppure leggerà) questo libro, eviti (comunque) di conversare al telefono con chiunque voglia commentare i fatti narrati come fatti realmente accaduti a Rosadimare: poiché …tutto inizia e finisce in questo luogo, durante le 24 ore di una giornata ferragostana. Assenti giustificati la Daddario, Valter Lavitola e Gianpi Tarantino di tutt’altre trame narrative argomento e protagonisti.
Pag. 481 – Un giallo avvincente, meglio di Brembate, Avetrana, Perugina e Garlasco messi insieme: una bomba, dieci morti, tra i quali un alto magistrato e due minorenni, barbaramente assassinate, con tanto di setta satanica come ciliegina sulla torta. A pag 431 il riassunto della trama.