Enzo Rossi-Roiss

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A OGNI BUONA LETTRICE BASTINO POCHE PAROLE D’AUTORE ILLUSTRE

Non scriverò alcuna “excusatio” presupponendo come destinatarie donne lettrice che mi disapprovano come autore dei libri intitolati “MagniFicaMente”, “Carmina Vulvae” e “Vulvaepistolarium”, commercializzati fuori catalogo da Amazon http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&search-alias=stripbooks&field-author=Enzo%20Rossi-R%C3%B2iss e dalle librerie del www.maremagnumlibrorum.com
Settecento anni fa è nato il Giovanni Boccaccio autore del “Decamerone”
e del brano che trascrivo – condividendolo – qui di seguito.
“Troverai talora pagine lascive, intrecciate ad altre di contenuto sacro: a far ciò m’indusse l’opportunità dell’esposizione. Non per questo avrai a tralasciare la lettura del libretto, o averlo in orrore; anzi, perseverando, come quando, entrando in un giardino, tendi le tue eburnee braccia al fiore, dopo aver scostato le spine, così rimosse le parti oscene, farai tesoro delle lodevoli”. (sic! nel “De mulieribus claris”, indirizzato a Andrea Acciaiuoli di Firenze, contessa di Altavilla).

Il 2013 è l’anno 700° della nascita di Giovanni Boccaccio (morto nel 1375). Si scriverà del suo DECAMERONE e si illustrerà anche il suo autore dotato di competenze grafiche, confezionatore di libri, editor ante litteram, in dimestichezza con l’editing, copista e divulgatore di testi altrui. Si scriverà, quindi, del Boccaccio prosatore, umanista, copista, editore (anche disegnatore, forse). Scrittore erotico esemplare ed erudito.

Published by rossiroiss, on gennaio 30th, 2012 at 6:17 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DELL’ ITINERARIUM MENTIS PROFILATO E POSTATO IN FACEBOOK

Con Ben Vautier a Nizza

Interagisci senza infingimenti in Facebook e ti dirò chi sei, da dove vieni, dove ti è consentito andare, a che cosa puoi aspirare…etc.

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L’ itinerarium mentis di ogni facebookamiciziato/a risulta tracciato nel “Profilo” connotato dalle informazioni esplicite o reticenti (date anagrafanti e biografanti comprese) leggibili in ”Info”, dalle foto ordinate in “Album”, dai gruppi prescelti, dalle fan…aticherie dichiarate, dal quizzeggiamento praticato per autoanalizzarsi e autodefinirisi, dagli eventi segnalati, dallo chattericcio amicale mattutino per buongiornarsi (o propiziarsi) positività, da ciò che risulta postato, commentato, condiviso (eventi, video, immagini), dalle interazioni stabilite di volta in volta con la scrittura per esprimere pensiero prevalentemente verticale anziché laterale: pensiero prevalentemente nerudato anzichè snerudato, pensiero canzonettato da parolieri anziché versificato da poeti.
Percorrendo questo itinerario si acquisiscono conoscenze relative al patrimonio culturale di ogni facebookamiciziato/a, alla sua caratterialità, alle sue sicurezze e in sicurezze, alle sue vanità, ai suoi interessi primari, alle sue frequentazioni sociali e professionali (o abituali), ai suoi successi e insuccessi, alle pulsioni sentimentali e sessuali che lo/a inquietano.

Stigmatizzando l’esibizione di rapporti di coppia finalizzati a dissimulare la singletudine disagiante degli over 30 (donne) e 40 (uomini), l’interattività con i soliti (pochi e conosciuti) facebookamiciziati tra i tanti (sconosciuti) sommati bulimicamente a centinaia, l’autoraffigurazione fotografica parziale finalizzata ad armonizzare il disarmonico dissimulando le misure e il peso, la documentazione di attività creative velleitarie o dopolavoristiche, ogni resoconto visivo di soggiorni turistici una tantum e stagionali, la consuetudine in location consuete condivisa vagheggiando accadimenti inconsueti, la refrattarietà a interagire stabilendo rapporti svirtualizzati e ravvicinati con persone reali dotate per “fare” la differenza nella quotidianità reciproca.
Scrivo ciò perché sia letto e contrascritto in Facebook

Published by rossiroiss, on gennaio 26th, 2012 at 6:24 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DI CIO’ CHE SCRIVERO’ PRIMA O POI

Dovrei scrivere a lungo di alcuni/alcune sedicenti essere ciò che non sono, per scrivere di alcuni/alcune che presumono di sé moltissimo narcisisticamente, tutti/tutte affetti/affette da autoreferenzialismo miope per quanto riguarda il discernimento del pochissimo che li/le costituiscono geneticamente.
Dovrei scrivere che non ci si connota artisti dicendo “Sono un artista”, prescindendo dall’espletamento full-time di una concreta e qualificata attività artistica, apprezzata e accreditata come tale dalla utenza esegetica dell’artisticità.
Dovrei scrivere che non ci si connota critici d’arte dicendo “Sono un critico d’arte”, bibliografandosi con pochi testi scritti estemporaneamente e occasionalmente per presentare o notiziare artisti marginali noti a stessi o mostre d’arte allestite in spazi succedanei strapaesani o periferici, insiemizzando opere eterogenee di autori presuntivamente rappresentativi della molteplicità della ricerca artistica contemporanea.
Dovrei scrivere a tanti che non ci si connota poeti dicendo “Sono un poeta”, autoannoverandosi tra gli autori di testi scritti andando a capo spesso, webizzati o autoeditati per i famigli e i conoscenti.
Dovrei anche scrivere che non ci si connota scrittori dicendo “Sono uno scrittore”, autoannoverandosi tra i diarizzautori di singletudine conclamata o tra i narratori del vissuto personale marginalizzato e convenzionale.
Per scrivere, in definitiva, che non ci si connota creativi/creative dicendo “Sono un creativo/Sono una creativa”, per giustificare e dissimulare inadeguatezze propositive e interattive personali all’origine del proprio disagio interrelazionale.

Published by rossiroiss, on gennaio 23rd, 2012 at 5:34 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati