TODAY in “la Repubblica” Stéphane Hessel
Today Stéphane Hessel (morto a 95 anni) in “la Repubblica”
Non mi piace l’idea di vivere come un vegetale incapace di pensare e di esprimersi. Per me sarebbe una decadenza davvero insopportabile. Spero ardentemente di di morire prima che si manifesti questa decadenza. Se dovesse accadere, sarei riconoscente a chi mi facesse l’iniezione letale. In altre parole, non ho bisogno di vivere ancora a lungo. Penso che 93 anni siano già molti, se arrivassi a 95 forse andrebbe ancora bene. Ma se arrivassi troppo lontano e ciò andasse di pari passo con l’incapacità di esprimermi, ne sarei amareggiato e preferirei che finisse.(…) Nella “Tempesta” Shakespeare fa dire a Prospero: “Siamo fatti della medesima sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è circondata dal sonno”. Quindi possiamo dire che ci siamo svegliati per vivere e che morendo ci riaddormentiamo.
(Parole da sottoscrivere nel giorno del compleanno 75° da ognuno/a, specialmente da chi costata di avere vissuto in buona salute – sia fisica sia intellettuale – ininterrotamente durante e durando 75 anni).