Enzo Rossi-Roiss

blog


TODAY in “la Repubblica” Stéphane Hessel

Today Stéphane Hessel (morto a 95 anni) in “la Repubblica”

Non mi piace l’idea di vivere come un vegetale incapace di pensare e di esprimersi. Per me sarebbe una decadenza davvero insopportabile. Spero ardentemente di di morire prima che si manifesti questa decadenza. Se dovesse accadere, sarei riconoscente a chi mi facesse l’iniezione letale. In altre parole, non ho bisogno di vivere ancora a lungo. Penso che 93 anni siano già molti, se arrivassi a 95 forse andrebbe ancora bene. Ma se arrivassi troppo lontano e ciò andasse di pari passo con l’incapacità di esprimermi, ne sarei amareggiato e preferirei che finisse.(…) Nella “Tempesta” Shakespeare fa dire a Prospero: “Siamo fatti della medesima sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è circondata dal sonno”. Quindi possiamo dire che ci siamo svegliati per vivere e che morendo ci riaddormentiamo.

(Parole da sottoscrivere nel giorno del compleanno 75° da ognuno/a, specialmente da chi costata di avere vissuto in buona salute – sia fisica sia intellettuale – ininterrotamente durante e durando 75 anni).

Published by rossiroiss, on febbraio 28th, 2013 at 2:31 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

LUCILLA DE ROSA CERCA CASA EDITRICE

per Baciare i piedi appassionatamente”

romanzo erotico con poesie al seguito

Nudo di Donne

Lucilla De Rosa è nata in provincia di Foggia nel 1972 dove ha trascorso la prima parte della sua esistenza desiderando fare la modella. Attualmente abita in provincia di Treviso, dopo aver vissuto a lungo a Roma dove si è autoacculturata e redditata esercitando mestieri vari: impiegata negli uffici del Catasto, hostess per una compagnia di viaggi, comparsa in una decina di films. Ha pubblicato qualche racconto in riviste regionali. Non ha ancora pubblicato il suo primo romanzo, intitolato Baciare i piedi appassionatamente”, ma sta scrivendo il secondo, del quale si conosce soltanto il titolo “Sè vesuviano“. Scrive poesie nei momenti in cui s’immagina protagonista di eventi esistenziali straordinari, oppure attenzionata come oggetto di desiderio sessuale dotato di carica erotica con miccia corta. La sua scrittura è lineare anche quando il suo io narrante o poetante è pervaso da morbosità orgasmante. Docet il testo leggibile qui di seguito, inviato al 21° Festival della Poesia Erotica “Baffo – Zancopè” organizzato a Venezia dalla Compagnia De Calza “I Antichi”

E’ nel tuo completo abbandono
così vinto e più forte
sotto lo strusciare dei miei capelli
che ti sento padrone
perché niente mi chiedi.
Spadroneggio e ti adoro
nel tempio del tuo corpo
usando il mio
mentre il tuo pensiero vacilla
nei fremiti liberatori sottocutanei
e come una scheggia
per un attimo
si dissocia dalle tue spoglie mortali.
Ti infondo soffio vitale
prendendoti la bocca
e nel succhiarti
il labbro superiore e la sua punta
immagino di baciare me stessa
chinata sul mio clitoride,
mentre mi regali ondate
di orgasmi diversi
al solo sfiorarmi.
E questo darsi
vale un’esistenza.

Published by rossiroiss, on febbraio 19th, 2013 at 6:07 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

ACCAREZZAMENTI MIRATI E SGUARDI AD HOC PER LUCILLA DE ROSA POETESSA EROTICA

C’è persuasività nella concisione della scrittura di questa poesia, poichè trasuda calore immaginativo, riuscendo a costituire una unità taoista con l’uomo che la legge in sintonia, ammaliato dall’erotismo della sua versificazione. E’ una poesia, perciò, che mi risulta concepita annotando in filigrana un erotismo personale consapevole: vagheggiante goduriosità ineffabili, anzichè rivelare goduriosità sperimentate. Tanto che, alcuni dettagli “poetati” riescono a penetrare l’immaginario maschile suggerendo lo scambio di affettuosità con la poetessa, potenziate da sguardi ad hoc e accarezzamenti mirati.

E’ una poesia inviata alla Compagnia De Calza “I Antichi”, organizzatrice a Venezia del 21° Festival della Poesia Erotica “Baffo-Zancopè”, una delle tante che non sono state lette perchè assente chi l’ha scritta firmandola Lucilla De Rosa.

———————————–


Accarezzata dal tuo sguardo

sento il tuo desiderio cerbiatto

saltellare dal tuo pensiero

alla mia pelle scoperta,

rincorrere la giada fra i miei seni

fino a quella dei miei occhi.

Vuoi brucarmi fra i capelli

e leccare il sale dolce delle mie labbra,

non resisti

e quasi candido

mi porti nel tuo antro

stupito di poter possedere

ancora

una schiava-ninfa-dea

da baciare e adorare.

Assaggia la rugiada dei sensi,

bevimi,

légami,

così mi liberi

e liberi anche te.

Io ti prendo,

il tuo corpo e le tue fantasie.

Attenta a non bruciarmi

catturo le lucciole faville

più alte e profonde

dei tuoi ultimi fuochi.

Published by rossiroiss, on febbraio 18th, 2013 at 1:55 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati