Enzo Rossi-Roiss

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PENSIERO VERSIFICATO AD HOC

Vittima del tempo veloce del cambiamento

l’uomo della mia età (l’età di molti!)

vive in equilibrio tra solitudine e attesa

perché ogni accadimento si compia come fatto naturale

lucido per alcune ore di ogni giornata aggiunta

poiché certe decisioni gli appartengono sempre meno

esodato dalla artificiosità in un mondo délabré

veloce e tenuto in piedi abusando della tecnologia

sempre meno abitato da folli dotati di un metodo

colti e intuitivi come nei Tempi Antichi

in rapporto col senso del definitivo e del visionario

cittadini del mondo onirico esperti nell’uso dei sogni.

Published by rossiroiss, on gennaio 24th, 2016 at 12:29 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

VERSIFICAZIONE AD USUM PREFAZIONE (pro silloge “Ad personam ficofora”, parte seconda)

Stampa giapponese Shunga

Versificatore ombra delle prodezze amatorie

di un uomo della mia età (l’età di molti!),

mon frère mon semblable baudelairiano,

mi obbligo a scrivere che “L’impero dei sensi”

non è più il titolo di un film cult soltanto

poiché le goduriosità che connotano tale Impero

quest’uomo le ha godute corrisposte in sintonia.

Un uomo della mia età (l’età di molti!),

eccellente uomo erotico ed erotizzante,

incontinente e instancabile senza pause,

totalizzatore più volte di 1 come somma di 1+1,

l’impero dei sensi se lo è concretizzato:

sperimentando gli insegnamenti del “Tao”

con una partner tappeto da preghiera di carne,

della categoria disoscenizzante “Jou P’u–T’uan”,

introducendo la sua prugna in un vaso d’oro

orgasmico come nel romanzo “Chin P’ing Mei”.

Strofeggerò, perciò, messaggi ad hoc & ad personam,

ombra scrittòria di un mio alter ego omologo,

uomo della mia età (l’età di molti!)

—————————–

ANNOTAZIONE – Il Tao dell’Amore (Tao Tè Ching), manuale di precetti fondamentali formulati nel VI secolo a. C. da Lao Tzu. “Il tappeto da preghiera di carne”, oppure “La carne come tappeto da preghiera” (Jou P’u T’uan) scritto da un autore anonimo nel 1600 (poi attribuito a Li Yu coetaneo di Moliere). Chin P’ing Mei (“La prugna in vaso d’oro”, oppure “Il pene in vulva d’oro”), prima pubblicazione cartacea cinese pseudonimata nel 1610, poi variamente attribuita.

Published by rossiroiss, on gennaio 20th, 2016 at 8:51 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

VERSIFICAZIONE PRESAGIANTE

A Bologna, aprile 1957, Tavolata delle Arti in via Castglione 33, compagnia del Teatro Minimo diretto da Renato Lelli

I

Giorno verrà in cui rifletterai
sul senso ultimo dell’esistenza.

Giorno verrà in cui scriverai
per descrivere cosa significhi essere vivi
all’interno di un corpo che invecchia.

Giorno verrà in cui ti chiederai
che cosa vale la pena di fare e quando.

Giorno verrà in cui rifletterai
sul tuo corpo contrassegnato
dai segni della vecchiaia incipiente.

Giorno verrà in cui scriverai
soltanto ciò che giudicherai opportuno
per dire soltanto come ti poni
riguardo all’esistenza residua.

Giorno verrà in cui allorché soffrirai
la frustrazione di considerare sbaglio
tradurre i tuoi pensieri in versi scritti,
ricorderai l’autore di questo consiglio:
“Prova di nuovo, sbaglia di nuovo, sbaglia meglio” (*).

Giorno verrà in cui preciserai
la tua dimensione poetica confinato
in una autoreclusione privilegiata
dove imparerai a morire amabilmente.
—————————————–
(*) Samuel Becket (1906-1989) Premio Nobel 1969

II

Giorno verrà in cui ci accadrà di pensare
che abbiamo voluto bene
soltanto ad alcune donne:
che non conserviamo reperti memoriali
di tutte le altre meritevoli di ricordanze.

Giorno verrà pervaso di tristezza
per la conta delle nostre relazioni
con donne divenute inesistenti,
comprese le relazioni con donne
esistenti che ci risultano assenti.

Assenti nella nostra quotidianità appena svegli
… nel ruolo di oggetto di desiderio reciproco.
Assenti nella emozionalità di ogni nostro “oggi”
… nel ruolo di bene-fattrici o bene-ficate.
Assenti nell’immaginario di ogni nostro “domani”
… nel ruolo di partnership sessuale favorita.
Assenti nell’ etcetera irrilevante.

III

L’amore mi è necessario quanto la lettura e la scrittura:
poiché mi si addice appartenere intellettualmente
a una donna Ninfa Egeria unica simbiotica
musa ispiratrice di versificazione sensuale:
poiché mi si addice godere con pienezza
ogni relazione amorosa successiva
con donna suscitatrice di desiderio:
poiché mi si addice erotizzarmi ed erotizzare
full time in ogni luogo e circostanza
immerso irresponsabilmente nell’eros:
poiché mi si addice condividere l’intera gamma
delle pulsioni che mi attivano nell’alcova
amante e amato come nel film “L’impero dei sensi” :
poiché mi si addice estremizzare gli accarezzamenti
massimizzando i vertici della spiritualità cenobita
variando i tempi di esecuzione e gli epiloghi.

IV

Giorno verrà in cui ci accadrà di pensare
che abbiamo voluto bene
soltanto ad alcune donne:
che non conserviamo reperti memoriali
di tutte le altre meritevoli di ricordanze.

Giorno verrà pervaso di tristezza
per la conta delle nostre relazioni
con donne divenute inesistenti,
comprese le relazioni con donne
esistenti che ci risultano assenti.

Orgoglio, talento, ambizione mi hanno attivato.
Tutto risulta soltanto relativo dei miei punti di riferimento,

tracce indelebili del mio vissuto letteratureggiato,

quando guardo l’orologio che segna il mio tempo residuo:

i giorni brutti risultano passati, come tutti gli altri giorni.

Esamino la vita che continua a non farmi male

attento a non analizzarla come un campione d’urina.

E contrasto il declino che insidia i miei talenti,

continuando a indossare l’armatura che mi ha protetto

durante i duelli combattuti con la quotidianità ostile.

Published by rossiroiss, on gennaio 20th, 2016 at 7:17 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DELLA RIVISTA LETTERARIA MILANESE “NUCLEO D” SEQUESTRATA NEL 1962 PERCHE’ BLASFEMA E OSCENA

1964 Biennale di Venezia -  Con Lucio Fontana nella sala personale di Alik Cavaliere

Nell’anno 1962, venticinquesimo della mia nascita, ho fondato e diretto a Milano la rivista letteraria “Nucleo D”. Il Procuratore della Repubblica di Lecco, il 13 febbraio 1963 decretò il sequestro del n.2 (edito nel dicembre 1962, destinandolo a divenire rarità bibliografica) per vilipendio delle Istituzioni Religiose dello Stato e pubblicazione oscena. Nell’indice testi miei e di: Alessandro Casiccia, Jack Kerouac, Leopold S. Senghor, Giovanni Pisconti, Alfonso Bisson, Flavia Clerici, Mario De Micheli, Marco Valsecchi, Franco Russoli, V. Anguillera Cerni, Francine Virduzzo, Renè Derouille, Aimone Modonesi. Preceduto dal Nucleo D/1 con nell’indice testi miei e di: Alfonso Gatto, Vittorio Sereni, Maria Cumani-Quasimodo, Fabio Tombari, Arnaldo Povoli, Ruggero Jacobbi, Paolo Arangio Ruiz, Aimone Modonesi, Alessandro Casiccia, Alfonso Bisson,

Fui processato (e assolto definitivamente cinque anni dopo) come direttore responsabile e autore con altri così nomati: Jack Kerouac, Alfonso Bisson, Alessandro Casiccia, Boris Lurie, Aimone Modonesi. Feci notizia, come suol dirsi., e mi fu comunicata e manifestata solidarietà dagli estimatori: particolarmente da Aldo Capitini e Ruggero Jacobbi con due testi scritti e pubblicati ad hoc per la mia difesa.
Scelta tra numerose altre lettere private, sia considerata esemplare questa trascritta qui di seguito.

Bologna 5 – 4 – 63

Caro Rossi, spero ed auguro che tu stia bene, e che i destini di Nucleo D veleggino sicuri verso la FAMA, e non verso il CARCERE, come tu malignamente vai cercando con il lumicino; sei davvero un direttore in gamba, sei semore stato per me denso di sorprese tutte eccellenti e sempre divertenti. Auguro bene a te, come tu vuoi.

Da tempo una inguaribile pigrizia unita al senso della inutilità delle cose, mi tiene ancorato qui; però penso che verrò a Milano presto, verrò a trovarti, se sarai ancora a piede libero, altrimenti ti porterò un pacchetto di viveri e sigarette a S.Vittore.

Ti pregherei, se non ti è di troppo disturbo, di lasciare in via Chiesa una pacchetino contenente i cliches, cui sono affezionatissimo, e che vorrei ritirare, tanto a te non servono più. Ti saluto molto caramente; trasmetti saluti anche all’avvocato tuo amico. Ciao
Gajani

Il Gajani è Carlo Gajani (1929 – 2009) della www.fondazionecarlogajani.it., giovane pittore bolognese , autore dell’opera (Struttura 1961) che illustra la copertina della rivista Nucleo D/2 sequestrata, recensito dalla stessa come protagonista di una esposizione personale a Milano nella Galleria Minima Toninelli di via Bagutta presentata da Franco Russoli. Ha scritto la lettera nel giorno in cui il postino gli ha recapitato la rivista Nucleo D/3, dopo aver letto le notizie ritagliate relative al sequestro, collagiate e riprodotte su una pagina con “avviso” pubblicitario così slogan…ato: Sottoscriva un abbonamento a “Nucleo D”, riceverà in casa la nostra rivista prima che il Procuratore della Repubblica ne decreti il sequestro.

Enzo Rossi-Ròiss in un ritratto di Carlo Gajani

ALTRA LETTERA CON DATA PRECEDENTE

Bologna 2/1/63

Caro Direttore, ho ricevuto una copia del numero di dicembre di Nucleo D (non ancora sequestrato); complimenti, è veramente nutrito e interessante; buono il clichè del mio quadro in copertina, nell’interno invece, nel breve brano di Russoli, sono state omesse alcune parole, per cui il discorso diventa senza senso alcuno, pazienza.

Le persone cui ho parlato della Rivista, le stesse di cui vi fornì un elenco, non hanno ancora ricevuto il numero, come promesso. Come vi dissi a voce, si tratta di un ristretto numero di individui particolarmente interessanti, anche per la diffusione e la conoscenza del vostro lavoro. Spero che invierete presto la rivista, di cui ho già parlato loro, annunciandone un numero in omaggio, come daccordo.

E già che ci sono vi ricordo anche, che avete promesso 10 COPIE per mè; grazie, passo e chiudo.

Le mie copie, se non volete incomodarvi e spedirle per posta, tenetemele da parte, chè le ritirerò, la prima volta che capito lì; così avrò anche il piacere, che garantisco genuino, di parlare con Lei, e con il suo amico Avvocato; si potrebbe pranzare assieme; credo che la cosa sarebbe veramente simpatica.

Molti cordiali, saluti.

Carlo Gajani (*)

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(*) L’epistolario comprende altri testi con date precedenti.


Published by rossiroiss, on gennaio 18th, 2016 at 9:55 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

PIRANDELLIANAMENTE… IN CERCA DI COMPRATORI “CRUCIFIXIONS” DI BACON, NITSCH E POZZATI NELLA BOLOGNA DELLA ARTEFIERA & ART CITY 2016

Siano Inviate mail a “info@francisbaconcollection.com” per sapere di una expo intitolata “Crocifission + Crucifixions”. Opportunisticamente concomitante con l’Artefiera & Art City 2016, risulterà allestita a Bologna con opere di Francis Bacon, Hermann Nitsch e Concetto Pozzati: reduce quest’ultimo dai festeggiamenti strabolognesi del suo 80esimo compleanno (organizzato a sua insaputa – !? – in location MAMbo fino al 10 gennaio). Tale esposizione sarà insediata in uno spazio del Palazzo Montanari (via Galliera 8): che in altri tempi ha contenuto contemporaneamente gli insediamenti della biblioteca traslocata in Sala Borsa, della Cineteca traslocata in via Azzocardino, della Associazione della Stampa traslocata in Strada Maggiore, e di un salone provvisto di ribalta e platea per le rappresentazioni del Teatro Minimo fondato da Renato Lelli. Il vernissage ha la data 21 gennaio, il finissage ha la data 21 febbraio (p.v.). Nei comunicati già diffusi non risulta indicato con nome e cognome alcun curatore responsabile. Nè risulta indicata la provenienza delle opere che saranno esposte, soprattutto le “Cricifixions” del Bacon, pirandellianamente “…in cerca di compratori” e di case d’aste disposte a venderle come opere provviste di accredito autenticatorio insospettabile.
Per leggere altro,
relativamente a Francis Bacon, cliccare questo link: http://www.rossiroiss.it/blog/?cat=4&paged=2 .

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ANNOTAZIONE P.S. –

Le opere che saranno esposte provengono dal trio Guerini-Ravarino-Maretti. Nessun tribunale italiano le ha processate e sentenziate autentiche. A Bologna sono stati “processati” soltanto i disegni (monocromi e minidimensionati) venduti dal Ravarino al Prof. Francesco Martani (41) e al notaio Angelo Guerrini (25), con altri dello stesso Ravarino (11) pregiudizialmente sequestrati, tutti riprodotti (con altri) nel mio libro, dichiarati falsi dall’inglese Paul Nicholls. Il tribunale bolognese ha sentenziato “credibile” soltanto la “relazione” con Bacon autoconfessata dal Ravarino e la donazione dei disegni in discussione. Ogni iniziativa intrapresa dal trio (Guerini-Ravarino-Maretti), sia espositiva sia editoriale, compresa la Fondazione londinese governata dall’avvocato ex socialista Umberto Guerini, è stata intrapresa e compiuta supportata dal baconologo eterodosso Edward Lucie-Smith, misconosciuto dai baconologi ortodossi.

Published by rossiroiss, on gennaio 16th, 2016 at 9:08 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

EMILIA CARLA PACE: ANATOMOPATOLOGA E POETESSA EROTICA

EMILIA CARLA PACE

ANATOMOPATOLOGA E POETESSA EROTICA

vincitrice nel 2008 e 2009 a Venezia del Festival della Poesia Erotica

organizzato dalla Compagnia De Calza “I Antichi”

Shahar Tsabari and Pace Emilia Carla





FASMATE CAPZIOSE

Ti voglio e non dovrei…

Ma se natura ti ha fatto bello

come un ramo di lazzeruolo,

se ti ha fatto sensuale

come un frutto di viburno,

se ti ha fatto voluttuoso

come una fragola matura,

se ti ha fatto più fragrante

di un fiore di magnolia

ti voglio e non potrei…

ma se natura mi ha fatto ape

sul rosaceo arboscello in fiore,

se mi ha fatto tordo

per caprifogliacee bacche,

se mi ha fatto chiocciolina

tra i fragoleti nell’orto,

se mi ha fatto colibrì

sui ghiotti stigmi di grandiflora…




TI VOGLIO

Ti voglio e non saprei…

ma… se ti ha fatto melodioso

come un soave usignolo

se mi ha fatta eco

tra le valli di montagna;

ma… se ti ha fatto pino

maestoso re del bosco,

se mi ha fatta vischio

perituro lungo quel fusto,

ma… se ti ha fatto foglia verde

appena nata nell’aurora,

se mi ha fatta stilla

di rugiada mattutina;

ma… se ti ha fatto pettirosso

che più tenero non c’è,

se mi ha fatta gatta

più selvatica del vento,

ma… se ti ha fatto uomo

che più femmina non si può,

se mi ha fatta donna

che più maschio non si può…

Ti voglio.




RUMOR EST…

Ti cerco dentro di me con il fluire mordace

quasi fossi il solo crestato mitocondrio

dell’unico citoplasma mio d’energia vorace

che mai di tuoi enzimi e calor è sobrio,


e lo sei, indispensabile, onninamente,

straordinario amalgama ontologico

d’emozioni consce sotto biconvessa lente

per sensazioni estatiche da nicol neoterico.


Agognerei tradurre sui miei ribosomi

Le promettenti sequenze nucleotidiche

Dell’onorata tua perfezione elicoidale,


vorrei ricoprirmi di te oltre gli assiomi,

respirare con l’emoglobine tue cariche,

leccar gli idiomi d’ogni tuo capriccio carnale.


Chi fui per fantasticarlo?

Chi sono per desiderarlo?

Chi sarò per meritarlo?


Non vorrei mai togliere il vento all’aria,

né porrei il pur più bel felino in una gabbia,

bramo il sole di pelle sincera sotto la pioggia;


quando riderai intendendo solo piangere

oh potessi di rugiada le tue labbra aspergere

chè il tempo da sé la sciolga a congiungere,


per imparare a percepir prima di credere,

a capire con i sensi laddove il criterio

nel suo passivo timore non vuol accedere,

a sentir con il cervello laddove il giudizio

nel precettivo rifiuto non può comprendere


Quando vorrai

come vorrai

se vorrai

sarò lì.


Queste poesie sono state scritte da Emilia Carla Pace, medico scientifico, ricercatrice anatomopatologa del VisDocta Research che ha la sede a Tignale (BS). Con altri testi si è aggiudicato il primo premio al Festival della Poesia Erotica della Compagnia De Calza Antichi” a Venezia, in due edizioni successive (2008 e 2009).
Non ha ancora pubblicato alcun libro, ma ha scritto abbastanza testi per un primo “libretto”. Li considera: “… composizioni, frutto di ipsative confidenze estemporanee che sempre ho nascosto, non ritenendole propriamente poesie”. Sono poesie, invece, metafore verbali eccellenti, prelievi emozionali e pulsionali di un vissuto vagheggiato o goduto, meritevoli di essere sottoposti ad esami macro (in toto) e microscopici (singolarmente), prima di essere analizzati… esegeticamente ad hoc. Poesie la cui comprensibilità non è aperta a ogni intelletto pensante, per i tanti tecnicismi che le connotano: propri di chi si è acculturato compiendo studi scientifici per esercitare la professione del medico anatomopatologo, interessato anche alle scienze morfologiche comparate . L’erotismo versificato per comporre i testi premiati, perciò, risulta mascherato e codificato, tanto che per disvelarlo è indispensabile l’uso di un dizionario medico specifico.
Scrivo ciò considerando le poesie di Emilia Carla Pace esercizi scrittòrii compiuti rispettando restrizioni semantiche relative all’uso rigoroso di tecnicismi specifici dell’anatomopatologia, per la significazione poetica mascherata e la metaforizzazione extravagante di emozioni, stupori, malinconie,e dell’ erotismo immaginato o goduto.
Ignorando quanti testi abbia (eventualmente) letto, scritti da Autori in dimestichezza con gli esercizi scrittòri sperimentati, a cominciare dal 1960, dai fondatori e animatori dell’OULIPO (Ouvroir de Littérature Potentielle,unico membro italiano Italo Calvino). Poiché i testi della poetessa anatomopatolaga ben figurerebbero nella Bibliotèque Oulipienne (Créations Re-créations, Recréations), intrigando a posteriori Raymond Queneau, Georges Perec, Francois Le Lionnais, Jacques Roubaud, Harry Mathews, Marcel Bénabou.

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Alcuni dei testi poetici premiati:

http://www.iantichi.org/content/2008-i-vincitori-del-festival-internazionale-di-poesia-erotica-16esima-edizione

Published by rossiroiss, on gennaio 7th, 2016 at 8:12 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

ESERCIZIO VERSIFICATORIO POUR CAUSE

ESERCIZIO VERSIFICATORIO POUR CAUSE

(principiando un nuovo anno)

Ogni utopia deve indicare una strada da percorrere,

non deve realizzarla per essere concreta.

Immaginiamoci qualcosa d’insolito originato dal niente

senza scappare inseguiti dall’incognito incantatorio:

non c’è niente di poetico nelle notti passate in bianco.

Sono colpi di vento delle nostre vicende personali

i gesti che scuotono il nostro tran tran quotidiano.

Diamo eco al richiamo di ogni ordinamento segreto,

distinguendolo nel pullulare di anticaglie citate:

considerando esausta la propria vita da vecchi.

Emulo di Kafka impugno la scrittura come un’ascia

per colpire il mio mare di ghiaccio interiore.

In un tempo tutt’altro che ordinato

eventiamo il talento di chi ci fa sentire

obsoleto tutto ciò che ci risulta già noto.

Versifico per illuminare pensieri altrimenti indicibili

mescolati al furore comunicativo che mincalza.

Non bisogna capire la mia scrittura, bisogna condividerla

versifico per poetare qualcosa anche nella vita altrui,

per trasportarmi nell’altura ubertosa d’altri luoghi.

La lettura delle mie poesie sia liturgia,

il luogo di lettura sia considerato Tempio.

Published by rossiroiss, on gennaio 3rd, 2016 at 11:51 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

A FUTURA MEMORIA DI UN INCONTRO CASUALE BENEAUGURANTE CON MATTEO ZUPPI NEO VESCOVO CARDINALE DI BOLOGNA

Alle ore 23.15 del 31 dicembre 2015, pedone anonimo e solitario in via del Riccio a Bologna, intenzionato a raggiungere Piazza Maggiore, sono stato avvicinato da altro pedone anonimo e solitario in cerca della via Barberia, proveniente da via Saragozza. “La prossima, sia a sinistra che a destra”, gli ho detto e l’ho accompagnato. Scambiandoci gli Auguri per il nuovo anno, gli ho detto: “Lei abita al n.24, nella Casa del Clero. Siccome l’ho riconosciuto subito…Nuovamente Auguri!”. Trattasi del mio primo incontro casuale e ravvicinato con Matteo Zuppi neo Vescovo Cardinale Metropolita di Bologna dal 27 ottobre 2015…solitario deambulante notturno incognito.

Bologna, in mille a Capodanno marciano per la pace

Published by rossiroiss, on gennaio 1st, 2016 at 7:38 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati