DELL’INNAMORAMENTO LAURA-TO DI FRANCESCO PETRARCA (proto-processo di cristallizzazione stendhaliano ante litteram)
DELL’INNAMORAMENTO LAURA-TO DI FRANCESCO PETRARCA
INCIPIT – Concepito il titolo maiuscolato ho deciso di svilupparlo dandomi come regola, restrittiva per l’esecuzione del mio esercizio scrittòrio, l’obbligo di rispondere agli interrogativi delle cinque W, manualizzate per ogni aspirante giornalista, presupposte domande di lettori bisognosi di risposte.
Who? («Chi?») Il poeta Francesco Petrarca: nato a Firenze il 20 luglio 1304.
What? («Cosa?») Già chierico lussurioso agostiniano ventitreenne con l’obbligo del celibato, il 6 aprile 1327 , nella Chiesa di Santa Chiara in Avignone, il Petrarca ha incontrata Laura De Noves ventenne già coniugata col gentiluomo Ugo De Sade dal 16 gennaio1325. Di tale Laura si è innamorato dando inizio a un “processo di cristallizzazione”, non ancora così definito nel “De l’amour” scritto dallo scrittore francese Stendhal nel 1822, vanamente innamorato di una Matilde coniugata.
When? («Quando?») Durante ogni incontro ravvicinato successivo l’ha amata considerandola portatrice di eccellenze parziali, sia fisiche sia intellettuali, con le quali si è composto nel proprio immaginario una eccellenza totale con “l’aura” che lo ha pervaso, nutrendogli desideri ineffabili di copulazione esaustiva.
Where? («Dove?») In ogni dove e in ogni modo idealmente, anche dopo che è morta nel 1348, causa la peste, fino al 1350 anno di un Giubileo penitenziale.
Why? («Perché?») Perché ha continuato a risultargli portatrice di eccellenze parziali, il cumulo delle quali ha continuato a costituire, ai suoi occhi e nei suoi pensieri, l’insieme di una eccellenza totale straordinariamente unica. Consentendogli di generare in Avignone senza grande amore condiviso, con madri rimaste ignote, prole “naturale” d’ambo i sessi extra talamo (Giovanni nel 1337 e Francesca nel 1343), causa l’obbligo del celibato inibente il rapporto matrimoniale.
ANNOTAZIONI – L’innamoramento del Petrarca per Laura ha avuto, così (e perciò), la durata di anni 21. Il poeta fiorentino non ha versificata una storia d’amore, però, ma un innamoramento travolgente privo di copulatio reale, avendo come oggetto di desiderio una donna molto desiderata e immaginata soltanto. Un innamoramento “laurato” che gli ha fatto scrivere testi poetici meritevoli del “lauro” accadenico nel 1341. Nell’occasione del Giubileo 1350, 46enne già poeta laurologo, ha rinunciato alla lussuria simil-pedofila del “chiare, fresche e dolci acque / ove le belle membra ” (gambe nude e culo smutandato) pose colei che solo a me par donna (essendo ancora bambina)”. (Canzoniere, 126). Il suo innamoramento per Laura ha continuato a versificarlo ordinando i testi (numerati da 1 a 365 + 1) in due sezioni: “In vita di Madonna Laura” (1 – 263) e “In morte di Madonna Laura” (264 – 365): fino al giorno della sua morte settantenne il 19 luglio 1374, ad Arquà nel territorio di Padova.
Suscitando nei suoi lettori domande come qui di seguito risultano elencate:
*Il Petrarca ha versificato una Laura reale monomorfa, oppure il simulacro di una Laura idealizzata polimorfa?
*Il Petrarca ha versificato per il suo “Canzoniere” pervaso soltanto dall’amor profano goduto agostinianamente (Vita), oppure dall’amor sacro poetato petrarchescamente (Letteratura) ?
Il Petrarca ha avuto rapporti sessuali con donne diverse accellendo, ogni volta, come amatore perchè ha copulato avendo costantemente Laura nel suo immaginario erotico?
*Il Petrarca ha versificato nel “Canzoniere” un compendio di tutte le sue esperienze amorose (comprese quelle fertili ed erotiche): ante e post Laura, con l’aura e senza aura: “…privileggiando le più nobili per tradizione letteraria e decoro o dignità spirituale”, come ha scritto lo storico e filologo/petrarcologo spagnolo Francisco Rico, dandy e poliglotta erudito?
EXPLICIT – Apprezzerò ogni risposta d’uomo della mia età, l’età di molti, privilegiato dall’innamoramento per una portatrice di eccellenze parziali, sia fisiche sia intellettuali, con le quali sia possibile automodellarsi idealizzata nell’immaginario una portatrice di eccellenza totale con aura lussuriosa pervasiva, durante ogni incontro vis à vis, desiderando la condivisione di amorosi sensi audaci e disinibiti.