Leggendo SENI
Leggendo SENI:
ho vagheggiato seni ai quali non si addice la lascivia, ma la dolcezza.
Leggendo SENI:
ho vagheggiato seni lisci e sodi, senza la traccia di una piega,
né alcun indizio della rovina e della decadenza.
Leggendo SENI:
ho vagheggiato seni che, appena toccati, cedono
con l’elasticità e la morbidezza della prima maturazione.
Leggendo SENI:
ho vagheggiato seni puliti, magnanimi e benevoli,
bianchi e rotondi, eccitanti senza inganno.
Leggendo SENI:
ho vagheggiato seni che hanno delineato un esteso panorama ai miei occhi.
Leggendo SENI:
ho vagheggiato seni che non mi sono risultati calzini gonfi,
saccocce o tasche isolate e allungate.
Leggendo SENI:
ho vagheggiato seni magistrali che ho toccato per sincerarmi d’esser vivo,
seni che mi hanno fatto riconoscere l’alba palpeggiando la loro sfericità.
Leggendo SENI:
ho navigato nella laguna veneta assolata su una barca
pilotata dalle mani di una giovane donna
che ho vagheggiato a me accostata con i seni nudi al vento
affondati nell’onda di ogni mio abbraccio condiviso.
Leggendo SENI:
ho vagheggiato accarezzamenti ai seni di una giovane donna
che ho soltanto ammirato furtivamente con sguardi sovrastanti
nell’unica occasione in cui mi è stata accanto e ha fatto muovere
passi decisi e veloci senza inciampare al mio desiderio amoroso.