LE TENTAZIONI DI SANT’ANTONIO ICONIZZATE PER UNA EXPO CELEBRATIVA RAMMEMORANDO ALTRA EXPO AMERICANA DEL 1947
Max Ernst
“Il disonesto” è il titolo di un film prodotto nel 1947 da David L. Loew, (1897-1973), regista Albert Lewin (1894 – 1968), tratto dal romanzo “Bel Ami” di Guy de Maupassant (1850-1893).
“Bel Ami International Art Competition” è la titolazione di un concorso di pittura organizzato durante l’anno 1946 negli USA, per dipinti appositamente eseguiti da 11 artisti americani ed europei, per raffigurare “Le Tentazioni di Sant’Antonio”, con un premio in denaro e l’inclusione dell’opera vincitrice come arredo murale in una inquadratura del film “Il disonesto”.
Marcel Duchamp (artista 1887-1968), Alfred H. Barr Jr. (critico d’arte 1902-1981 ) e Sidney Janis (gallerista 1887-1968), risultano storicizzati come mallevadori dell’iniziativa, componenti del comitato organizzatore e della giuria.
Fu premiata con 500 dollari (+ 2.500 successivamente) un’opera dipinta da Max Ernst (1891-1976).
In concorso: Ivan Albright (1897-1983) – Eugene Berman (1899-1972) – Leonora Carrington (1917-2011) – Salvador Dalí (1904-1989) – Paul Delvaux (1897-1994) – Max Ernst (1891-1976) – Osvaldo Louis Guglielmi (1906-1956) – Horace Pippin (1888-1946) – Abraham Rattner (1895-1978) – Stanley Spencer (1891-1959) – Dorothea Tanning (1910-2012).
Anche Leonor Fini (1908-1996) fu invitata, ma non partecipò.
Gli undici dipinti furono esposti in mostre allestite in Inghilterra, Francia e Stati Uniti durante l’anno 1947.
Sia il film “Il disonesto” che l’immagine di Max Ernst, però, non furono ben accolti dagli amatori. Un critico del New York Times paragonò il “Sant’Antonio” dell’artista europeo a una “aragosta parboiled” disgustosa.
Il dipinto del Max Ernst è stato collezionato dal Museo Lehmbruck a Duisburg. Altre opere del concorso risultano presenti in collezioni d’arte di grandi dimensioni e godono ormai fama mondiale, come La Tentation de Saint Antoine (1946) del Dalì collezionata dal Museum of Modern Art di Bruxelles.
Scrivo ciò, riassumendo informazioni webgooglate, per dare fondamenta “solide” al proposito di costruire una esposizione intitolata “Le tentazioni di Sant’Antonio, allestita con opere appositamente eseguite come d’aprés “Tentazioni” d’autori illustri museificati, commissionate a pittori contemporanei d’ambo i sessi selezionati ad hoc, da Il Parametro (http://ilparametro.altervista.org.).
Compresi alcuni d’après eseguiti omaggiando gli artisti più illustri della expo americana datata 1947: particolarmente Leonora Carrington – Salvador Dalí – Paul Delvaux – Max Ernst – Dorothea Tanning.
Una esposizione pre-destinata ad essere replicata come evento artistico in altri luoghi con santuario sant’antoniano.
Col demoniaco raffigurato da antropomorfismi riconoscibili e zoomorfismi ibridati della specie ircocervica, sia maschili sia femminili: per iconizzare ogni genere di tentazione carnale e spirituale, privilegiando l’immaginario erotico, il delirio satanico e la visionarietà allucinata. Come ho già scritto in un altro post.