CINQUE SINOSSI PRO CINQUE DIPINTI DI UNA EXPO AMERICANA DATATA 1947 tematizzata “Le tentazioni di Sant’Antonio”
S. DALI’ – Il Santo risulta iconizzato tentato dal satanismo fantasmatico di ibridi zoomorfi deformati (ircocervi), ai quali si oppone brandendo una croce di legno simbolo della sacralità cristologica. Come nelle “Tentazioni” barocche dipinte da Salvator Rosa (1615-1673), raffigurate da malevoli entità anunnake: creazioni aliene di angeli mostrificati dalla caduta o cacciata.
P. DELVAUX – Il Santo non risulta iconizzato. Le Tentazioni risultano raffigurate da Tre Grazie giovani totalmente nude e in attesa, acquartierate ad hoc in un complesso urbano metafisico moderno, con altre 2 presenze muliebri seminude e indaffarate in lontananza.
M. ERNST – In un dipinto, il Santo non risulta iconizzato, poiché l’artista ha privilegiato la raffigurazione della Tentazione, un angelo “caduto” metamorfosato da una mostruosità satanica zoomorfa eccessivamente impannucciata: inequivocabilmente minaccioso e impegnato a scrollarsi di dosso altra mostruosità minore zoomorfa aggressiva.
In un altro dipinto il Santo risulta iconizzato anacoreta in un paesaggio tropicale lussureggiante abitato da entità sataniche zoomorfe.
D. TANNING – Il Santo risulta iconizzato solitario nel deserto, preda delle pulsioni sessuali, in lotta con i suoi desideri che assumono le forme di nudi femminili voluttuosi a portata di mano, prospettati in gran quantità anche insiemizzati da una gigantesca onda anomala sabbiosa sollevata e modellata dal vento del deserto.
ANNOTAZIONE – Sono numerose le opere pittoriche nelle quali risulta raffigurato un Sant’Antonio Abate (maialato e non) tentato da mostri zoomorfi presumibilmente generati da una mente in soggiorno “romito”, simili ai mostri della mente di un Re Lear ante litteram: mostri zoomorfi che raffigurano la naturalità fantasmatica di un anacoreta in location desertificata inabitabile.
La sessualità che tenta il Santo, disagiato da turpitudini attraenti, risulta raffigurata come concupiscenza o folle voluttuosità nudificata, esorcizzabile praticando l’ascesi costantemente in preghiera.
Martin Schongauer (1448-1491) ha raffigurato Sant’Antonio “tentato” creando le immagini di una incisione che merita di essere considerata surrealista.