AD PERSONAM…FICOFORA: con Annotazioni prefa-introdut-torie
Testo parzialmente editato in un e-book da I Antichi Editori Venezia
PREMESSA – Non scriverò alcuna “excusatio” presupponendo come destinatarie donne lettrici che mi disapprovano come autore della silloge webizzata col titolo “Ad personam ficofora” e dei libri intitolati “MagniFicaMente”, “Carmina Vulvae” e “Vulvaepistolarium”, commercializzati fuori catalogo da Amazon http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&search-alias=stripbooks&field-author=Enzo%20Rossi-R%C3%B2iss e dalle librerie del www.maremagnumlibrorum.com. Autore anche di altri libri, già e-book, intitolati: “Oh Tania…la tua fica calda!“, “Diaryoticus“, “Chatericcio erotico teatrale feisbukato“
Nel 1313 è nato il Boccaccio autore del “Decamerone” e del brano che trascrivo – condividendolo – qui di seguito. “Troverai talora pagine lascive, intrecciate ad altre di contenuto sacro: a far ciò m’indusse l’opportunità dell’esposizione. Non per questo avrai a tralasciare la lettura del libretto, o averlo in orrore; anzi, perseverando, come quando, entrando in un giardino, tendi le tue eburnee braccia al fiore, dopo aver scostato le spine, così rimosse le parti oscene, farai tesoro delle lodevoli”. (sic! nel “De mulieribus claris”, indirizzato a Andrea Acciaiuoli di Firenze, contessa di Altavilla).
Il 2013 è stato l’anno 700° della nascita dello stesso Boccaccio (morto nel 1375). Colto come occasione per scrivere del DECAMERONE e per illustrare il suo Autore come intellettuale dotato di competenze grafiche, confezionatore di libri, editor ante litteram, in dimestichezza con l’editing, copista manu propria e divulgatore di testi altrui. Scrivendo, quindi, del Boccaccio prosatore, umanista, copista, editore (anche disegnatore, forse): scrittore erotico esemplare ed erudito.
ANNOTAZIONE (1) – Ogni innamoramento ha inizio nel momento in cui si percepisce come campo magnetico la fisicità di chi comincia ad attrarci: si manifesta inequivocabilmente allorché tale fisicità emette ultrasuoni che ci orientano, quando ci conduciamo là dove possiamo avvicinarla, e ci energica, quando la contattiamo come centralina elettrica. Ogni innamoramento è, perciò, costituito da sensazioni fisiologiche interne che il cervello di ognuno elabora in percezioni mentali: traducibili in parole, però, soltanto da chi intrattiene rapporti ravvicinati e fertili con la virtuosità scrittoria creativa, sia poetica sia narrativa.
ANNOTAZIONE (2) – “Ad personam ficofora” è il titolo di una silloge poetica d’autore unico costituita da messaggi ad personam, mirati e composti in forma di strofe autonome di sei versi liberi: composti rispettando un schema scrittòrio prestabilito, con inclusioni semantiche argute, invenzioni lessicali (”ficofora” in primis!) e citazioni erudite.
Ogni strofa risulta similmente strutturata e numerata progressivamente a prescindere dall’ordine di scrittura, come in un “Canzoniere” (docet quello numerato 1-365 dal Petrarca), perché l’autore ha inteso costituire e orchestrare, così, un sistema ritmico per la lettura ad alta voce con pause obbligate.
ANNOTAZIONE (3) – Trattasi dell’impacchettamento di messaggi che simulano composizioni poetiche costituite singolarmente da strofe di sei versi liberi, a futura memoria di un innamoramento suscitato da una ficofora, prima inconsapevolmente e poi alimentato consapevolmente tanto da approvarlo e condividerlo come differenza nella quotidianità del proprio vissuto sentimentale. Appartengono all’insieme delle composizioni intitolate “Ad personam ” che comprende anche strofe “ispirate” da altre ficofore referenti, variamente rappresentative di rapporti sessuoerotici presuntivamente sperimentati oppure vagheggiati dall’Autore. Le une e le altre stimolino chi legge a commentarle compiendo esercizi scrittòrii sostanziati da esami comparativi.
ANNOTAZIONE (4) – Scrivo per creare immagini nella mente di chi mi legge, anche non corrispondenti alle immagini che de…scrivo.
ANNOTAZIONE (5) – Le mie strofe versificate Ad Personam Ficofora sono “funzione” del poeta: oppure sono “finzioni” di un versificatore pervaso da un incontenibile desiderio sessuale insoddisfatto?
Le mie strofe versificate Ad Personam Ficofora sono virtuosimi scrittòrii eseguiti per semantizzare cristallizzazione sthendaliana: oppure frammentazione di un discorso amoroso solipsisistico, narciso, autoreferenziale?
Perchè le mie strofe Ad Personam Ficofora sono ordinate in successione numerata simulando variazioni formali, ingabbiate autonomamente e singolarmente in sei versi ?
La Ficofora “referente privilegiata” di ognuna delle mie strofe è una donna esistente soltanto nel mondo virtuale: oppure è esistita o esiste svirtualizzata anche nel mio vissuto quotidiano?
Posso incontrare tale Ficofora soltanto sememizzandola (sia versificata, sia aepistolata, sia webizzata), nominata deambulante nei libri che ho letto e scaffalato nella mia residenza abituale, e nei libri che ho scritto: oppure posso anche incontrarla e godermela fisicamente, considerandola portatrice di un eccellente futuro emozionale incognito, tanto da farmi dire (con parole di Cummings)“…mi piace il brivido di te sotto me così nuova” durante ogni amplesso?
ANNOTAZIONE (6) – Medito la scrittura di una aepistola che contenga il frammento che segue.
“Quando ci saluteremo alla fine del nostro primo incontro vis a vis, nel giorno dei nostri primi abbracci con amplesso, se non ci separeremo pervasi dal desiderio di riabbracciarci e riorgasmarci prima possibile, per dare inizio alla evoluzione della dicotomia, fisicizzata vis a vis inizialmente abbigliata, in unità taoista (1+1=1), integralmente denudata e progressivamente sempre più unificata da abbracciamenti corrisposti e gratificanti, ci destineremo a divenire ricordo esperenziale irrilevante archiviabile”.