Enzo Rossi-Roiss

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D’aprés senifora gidugliata

COMPAGNIA DE CALZA „I ANTICHI”

ASSOCIAZIONE CULTURALE PER IL CARNEVALE DI VENEZIA

Campo San Maurizio – 2674 San Marco – Venezia 30124

Tel: 0039 (41) 5234567 – Cell. 347 3726733 / e-mail: info@iantichi.org / web: www.iantichi.org

Titolo dell’esposizione: D’aprés senifora gidugliata

Artista: Enzo Rossi-Ròiss

Vernissage: venerdi 14 settembre 2007, ore 17

Città dell’esposizione: Venezia

Sede: Campo San Maurizio 2674 – San Marco 30124

Organizzazione: Compagnia De Calza “I Antichi”

Curatori e presentatori: Roberto Bianchin e Luca Colferai

“D’aprés senifora gidugliata” è il titolo di una installazione artistica che lo scrittore e poeta Enzo Rossi-Ròiss ha realizzato per la Compagnia De Calza “I Antichi”. E’ sottotitolata “United colored breasts of Ròiss”, perché è costituita da un insieme multicolore di calchi che raffigurano seni muliebri in grandezza naturale “ideale”.

La “giduglia” (gidouille!”) che contrassegna ogni calco è il logo (simbolo) della Patafisica: scienza delle soluzioni immaginarie che tutto ingloba e contiene all’infinito.

Nel 1987, anno cinquantenario della propria nascita, il Rossi-Ròiss fondò e diresse ”Merdre” (antologia periodica semestrale del sapere patafisico, n.5 volumi per 892 pagine complessive).

Con l’installazione “D’aprés senifora gidugliata” intende celebrare il suo 70° compleanno – venerdi 14 settembre 2007, dalle ore 17 in poi – nella sede rinnovata della Compagnia De Calza “I Antichi” a Venezia (Campo San Maurizio 2674 – San Marco 30124).

Presentatore Luca Colferai, autore del testo che segue.

Emulando e parafrasando Ramon Gomez De La Serna, scrivo che Enzo Rossi-Ròiss è un delicato iconizzatore di seni muliebri non siliconati, comprensivo e riconoscente per le piacevolezze che le sue mani senza età si concedono ogni volta che li accarezzano.

Sono numerose le donne che glieli hanno snudati perché li sfiorasse con le dita, li lusingasse con gli sguardi, li eccitasse con toccamenti labiali, li intrattenesse fantasiosamente, ne avesse cura e traducesse in parole poetiche la goduriosità generata ad libitum, sconosciuta agli uomini che li avevano e avrebbero approcciati senza i dovuti riguardi.

E’ possibile scrivere ciò, purchè non si discuta la sua capacità di toccare i seni di una donna con l’intenzione di toccarla nel profondo e d’introdurre una mano nella sua scollatura e agitarla cercando il tesoro.

Poiché ogni donna ha la possibilità di sentirsi a proprio agio con i propri seni, prescindendo dalle loro misure, accompagna a un uomo come il Rossi-Ròiss (più esatto sarebbe scrivere: accoppiata!), accarezzata come mai prima, né dopo, risulterà essere stata accarezzata da altri uomini, assaltatori di seni ciechi come talpe.

Poiché il Rossi-Ròiss tocca i seni come un musicista tocca il suo strumento durante il concerto ufficiale e li suona con mani senza età che non li derubano, ma restituiscono loro il patrimonio che meritano.

Poiché è possibile supporre il Rossi-Ròiss senifago mai brusco quando tocca i seni delle donne, né approssimativo o precipitoso quando se li gode, accarezzandoli con mani alle quali non si addice la stanchezza che ferma anzitempo altre mani.

Scrivo ciò emulando e parafrasando Ramon Gomez De La Serna nel ruolo di senilogo.

(Tramite internet – scritti da Enzo Rossi-Ròiss – sono reperibili i libri: MagniFicaMente – Carmina Vulvae – Vulvaepistolarium – Pendant la fete tu seras la belle)

Published by rossiroiss, on dicembre 1st, 2007 at 7:05 pm. Filled under: Agenda, Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati