DELLA AVVENTURA DEL VETRO VARIAMENTE MULTINSEDIATA E DOCUMENTATA A VENEZIA
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In barba alle iniziative occasionali della Promovetro a sostegno dell’unione vetraria consorziata che dovrebbe far la forza di ogni vetrario singolarmente debole, del teconologico Logixsoftware di Massimiliano Schiavon concepito da Attilio Minafra per logare manumodellati vetrosi muranesi, del pretenzioso Leone di Vetro escogitato dalla Confartigianato per premiare la creatività di artigiani della scrittura (Alberto Toso Fei) e della Scuola del Vetro Abate Zanetti in trasferta vacanziera in Val Bormida nel ruolo di partecipante ad Altare Glass Fest: l’Avventura del Vetro prima che si concluda l’anno 2012, risulterà variamente narrata, illustrata, documentata, monetizzata e insediata a Venezia in più location accessibili col ticket, come mai negli anni trascorsi, comprensibile e fruibile sia dal colto sia dall’inclita.
Nel Museo del Vetro a Murano il passato museificato e l’archetipico stabilmente, con opportune expo tematico-didattiche occasionali (anche occasionate da anniversari et altro): docet l’expo “Vetro Murrino – Da Altino a Murano”, inaugurata il 16 giugno, e “La fucina degli Angeli” di Egidio Costantini che inaugurata il 6 luglio.
Nelle Stanze del Vetro (Camere per Glass), sull’isola San Giorgio l’arte vetraria dei secoli XX e XXI: docet l’expo “Carlo Scarpa-Venini” che sarà inaugurata in settembre. Un evento espositivo calendariato con al seguito altri dello stesso livello fino al 2021: insediato in 650 metri quadrati e accreditato da un comitato scientifico composto da Giuseppe Pavanello direttore dell’Istituto della Fondazione Giorgio Cini di Storia dell’Arte, Nico Stringa docente di storia dell’arte contemporanea all’Università Ca ‘Foscari di Venezia, Rosa Barovier Mentasti, Laura de Santillana, Marino Barovier e David Landau. Realizzato in collaborazione con la Fondazione Pentagram Stiftung insediata in Svizzera, il cui scopo statutario è quello di promuovere e sostenere l’arte e la cultura del vetro storici e contemporanei, in particolare a Venezia.
Nelle sale del Palazzo Cavalli Franchetti sessanta creazioni vetrose di Bertil Vallien (nato nel 1938), realizzate presso gli studi svedesi di Kosta Boda, sia quelle d’uso sia quelle artisticate, disponibili anche tramite Ebay (http://www.ebay.it/sch/i.html?_nkw=bertil+vallien&_sacat=0&_odkw=items&_osacat=0&_trksid=p3286.c0.m270.l1313), protagoniste di una esposizione prodotta e organizzata dal Berengo Studio, occasionalmente collaterale alla 13° Biennale Internazionale dell’ Architettura (28.8 – 25.11.2012).
Sotto le Procuratie Vecchie e Nuove, il portico del Museo Correr, nelle calli e callette limitrofe della cosiddetta Area Marciana, il mercanteggiamento dell’oggettistica vetrosa nei negozietti, compreso un punto vendita mono-prix contiguo al Caffè Lavena, retrostante l’orchestrina (un euro per ogni oggetto singolo), con opere artistiche o artisticizzanti permanentemente esposte e vendute in negozi simil-gallerie d’arte free entrance.