GLOBAL GLASS STAR
brand non ancora registrato
per una expo collaterale a “la Biennale”
A VENEZIA… OVVIAMENTE!
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A Venezia sia dato il nome GLOBAL GLASS STAR al progetto di una esposizione collettiva da organizzare in concomitanza con ogni Biennale Internazionale d’Arte e collaterale alla stessa finanziando (pagando) ogni volta il dovuto. Sapendo che un imprenditore in rapporto disinvolto e spregiudicato con la commercializzazione dei manufatti vetrosi, siano made in Murano come in Altrove, siano manumodellati e soffiati oppure multiplicati con l’ausilio di calchi, sarà disponibile ad assumersi il costo iniziale dell’impresa.
Purchè la curatela della prima GLOBAL GLASS STAR risulti affidata a una personalità glassologa, nota per altre curatele già assunte, dotata di conoscenza specifica relativa all’arte vetraria, interrelazionata nella città lagunare quanto basta per favorire l’insediamento di tale esposizione in una location espositiva prestigiosa, interlocuendo con la nomenklatura politica e culturale al potere. Una personalità glassologa in rapporto ravvicinato e frequente con l’esercizio scrittòrio storico/critico, sperimentata e ben acreditata anche come promoter influente di esposizioni d’arte vetraria con testi personali nei cataloghi che le documentano.
Purchè sia possibile blasonare tale GLOBAL GLASS STAR allestendola in una location dotata di plus-valore mappale con sale e affaccio sul Canal Grande, il cui accesso risulti posizionato lungo uno dei percorsi con segnaletica per la conduzione dei turisti dal Piazzale Roma-Ferrovia a Piazza San Marco e viceversa: una location che possa consentire la sua visitazione mediante il pagamento di un tiket con oggettistica in vendita.
Purchè sia possibile riprogettare ogni GLOBAL GLASS STAR successiva senza l’ausilio curatoriale costoso e condizionante della personalità glassologa. Replicandola nella stessa prestigiosa location e caratterizzandola come expo internazionale similfieristica pluriaccreditata da storici e critici d’arte diversi, domestici o addomesticabili, assoldati di volta in volta per la cosiddetta bisogna promozionale contingente. Al servizio acritico e condiscendente dell’imprenditore affarista/finanziatore refrattario a condividere il potere organizzativo e promozionale con chiunque gli risulti portatore di giudizio competente selettivo e discriminante.
Purchè sia possibile continuare ad allestire ogni GLOBAL GLASS STAR , alla resa dei conti, anche con opere di autori self-promoter o adeguatamente sponsorizzati da addetti ai lavori commerciali, producendo ricavi indotti anticipati e condividendo i costi con eventuali affaristi/finanziatori foresti in sintonia.
Massmediatizzandola come GLOBAL GLASS STAR divenuta expo periodica portatrice di biennalizzazione surrogante collateralizzata, supportata da testi e velinata da comunicati scritti da press-agent aziendali oppure aziendabili: propiziando possibilità di partecipazione mercenaria tramite il pagamento di metri quadri & servizi, come nelle fiere dell’arte. Tanto da essere ambita come brand commerciale da artisti nazionali e internazionali sbiennalizzati, con e senza fissa dimora mercantile, noti e collezionati nel territorio in cui hanno la casa e l’atelier, blasonati e redditati da galleristi imprenditori, oppure da attività didattiche esercitate in istituti scolastici statali variamente graduati.
Pubblicizzata come griffe per prodotti vetrosi portatori (sia consapevoli sia inconsapevoli) di essenza estetica e pertinenze artistiche.
Connotata, così, da una identità d’impresa espositiva inconfondibile nel tempo e nello spazio: intendendo lo spazio di una location lagunare, edificata in un territorio geografico nel quale hanno radici salde e storiche il futuro e il passato dell’arte vetraria, garanzia e plus-valore per il consumatore del manufatto vetroso omologato come oggetto materiale artisticato. Per evitare ai prodotti vetrosi made in Murano, insidiati da prodotti similari made in Altrove, il ciclo di vita rischioso e ridotto dei tanti prodotti destinati al declino dopo la nascita, la crescita e la maturità.
GLOBAL GLASS STAR expo, quindi, gestita e giullarata come brand, etichetta, griffe per la fierizzazione a Venezia di manufatti vetrosi artisticati o simil-artistici made in Murano.
GLOBAL GLASS STAR expo, quindi, foriera di enfatizzazione dei manufatti realizzati in fornace presente l’artista durante la modellazione del prototipo tramite la mano del maestro vetraio.
GLOBAL GLASS STAR expo, quindi, eventata come occasione propizia per il mascheramento dei manufatti modellati in ogni dove oppure d’apres maquettes o bozzetti assente l’artista.
GLOBAL GLASS STAR expo, quindi, opportuna per blasonare e omologare manufatti modellati e multiplicati anche versando vetro fuso in appositi calchi.
GLOBAL GLASS STAR expo, quindi, a gogò per ogni vanagloriosità logotipata “la Biennale” a Venezia.
GLOBAL GLASS STAR expo, quindi, considerata impresa commerciale da compiere col proposito mercantile di monetizzare il plus-valore derivante dalla collateralità biennalizzante.
GLOBAL GLASS STAR expo, quindi, supportata da un mentore abile e sperimentato addetto ai lavori della promozione e mercificazione di ogni oggetto materiale vetroso enfatizzato come oggetto dotato di pertinenze artistiche, sia insite sia apparenti.
Tesaurizzando l’esperienza imprenditoriale ed espositiva di chi si è già data notorietà e reddito autoruolandosi glassboss tutto fare di una expo glassprefissata …OVVIAMENTE!