ESTROMESSO DA PALAZZO ZENOBIO UN ANNO DOPO SI IN-METTE IN UNA “OFFICINA DELLE ZATTERE” PER DARSI CONTINUITA’ E IDENTITA’ A VENEZIA COME DIRETTORE ARTISTICO DI EXPO ETEROGENEE
Dal maxi multi space monumentale nomato Palazzo Zenobio per l’Arte (Fondamenta del Soccorso) allo spazio della ex Officina degli Artigianelli di Don Orione (http://www.donorione-venezia.it/it/img_storia.html), nomato Officina delle Zattere (Fondamenta Nani prospiciente San Trovaso) prefigurando in progress una Venice Factory multinsediata, continua la direzione artistica di spazi espositivi a Venezia di Marco Agostinelli, fotografo umbro cinquatenne bien-ba-nalizzato da Vittorio Sgarbi nel 2011: estromesso dal Collegio Armeno Moorat Raphael “senza alcuna plausibile ragione” (a suo dire!), un anno dopo essere stato in-messo come organizzatore di mostre d’arte (con vitto e alloggio indotti) nella sede di tale Collegio (Dorsoduro 2596). Per l’utilizzo della nuova location risulta stipulato un contratto dì affitto con la durata di 12 anni che sarà pagato dalla Arte Eventi Venezia s.r.l: una società organizzativa della quale l’Agostinelli non risulta amministratore, nomata con lemmi della lingua italiana, diversamente da altre società organizzatrici di expo artistiche insediate a Venezia, nomate con lemmi delle lingua inglese (globalizzante) come la stagionata (già anziana) Arte Communication del lidense Paolo De Grandis (sconiugato Tirkkonen) o la neonata Global Art Affairs dell’austriaco-olandese Rene Rietmeyer insediata su due piani del Palazzo Bembo (per es.).
Le motivazioni che hanno determinato l’estromissione dell’Agostinelli dalla direzione artistica del Palazzo/Collegio di proprietà armena è possibile ipotizzarle generate da una remunerazione precaria e una promozione della location considerate entrambe inadeguate o non corrispondenti a quelle prospettate.
Per quanto riguarda l’insediamento nella ex Officina degli Artigianelli di Don Orione, restaurata con destinazione d’uso mutata e già utilizzata come location per l’attività didattica dalla Accademia di Belle Arti, si può ipotizzare che lo stesso Agostinelli sia stato determinato a generarla da una interrelazione finanziaria propizia strumentalizzata per darsi autonomia logistica e autorevolezza curatoriale ad libitum, nel ruolo di Direttore Artistico di esposizioni d’arte insediate a Venezia.
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L’Officina delle Zattere è gestita dalla società Arte Eventi Venezia, formata da: Marco Agostinelli, Direttore artistico; Fulvio Caputo, Direttore tecnico; Germano Donato, Direttore commerciale; Luisa Flora, Amministratore unico e Responsabile comunicazione; Svetlana Ostapovici, Artista. Con la società collabora stabilmente Roberta Semeraro, curatrice e critico d’arte. (Sic! nel sito web).
Si attiverà come agenzia di servizio espositivo per monetizzare la propria intraprendenza in Venezia città-logo, più che città-luogo: intenzionata a gestire “…numerosi altri spazi di diversa metratura, grazie ai quali aiutare a trovare la miglior soluzione logistica per la realizzazione di ogni progetto” (http://www.officinadellezattere.it/?page_id=13) . In concorso con Arte Communication, Global Art Affairs et similia… ovviamente!