DELLA COLLATERALITA’ ESPOSITIVA CONSOLATORIA E AUTOREFERENZIALE CONCOMITANTE A VENEZIA CON LA BIENNALE
Di molta collateralità espositiva concomitante a Venezia con
Expo collaterali padrinate, in alcuni casi, da critici illustri discriminati dalla organizzazione delle expo centrali promotrici di artisticità in atto o in fieri.
E’ possibile scrivere ciò perchè tale collateralità risulta vacua, alla resa dei cosiddetti conti, comunque marginalizzante, penalizzata dalla scarsa audience massmediatica che suscita e dalla pochezza dei visitatori che registra.
Soprattutto la collateralità vetrinizzata sulle isole, in strette callette di collegamento sprovviste di negozi per la bisogna dei turisti, su campielli introvabili nel labirinto dalla mappa cittadina, in residenze privata disabitate perchè ubicate in zone disagiate dalla collocazione mappale o dall’acqua alta durante i mesi da ottobre ad aprile, lontana dai percorsi privilegiati dal flusso turistico, nelle zone periferiche di ogni sestiere, prive di attrazioni artistiche monumentali nelle più immediate vicinanze, là dove abitano le classi sociali meno abbienti, ed è necessario recarsi appositamente „colà“, perchè non ci si passa (come suol dirsi!).