ACCAREZZAMENTI MIRATI E SGUARDI AD HOC PER LUCILLA DE ROSA POETESSA EROTICA
C’è persuasività nella concisione della scrittura di questa poesia, poichè trasuda calore immaginativo, riuscendo a costituire una unità taoista con l’uomo che la legge in sintonia, ammaliato dall’erotismo della sua versificazione. E’ una poesia, perciò, che mi risulta concepita annotando in filigrana un erotismo personale consapevole: vagheggiante goduriosità ineffabili, anzichè rivelare goduriosità sperimentate. Tanto che, alcuni dettagli “poetati” riescono a penetrare l’immaginario maschile suggerendo lo scambio di affettuosità con la poetessa, potenziate da sguardi ad hoc e accarezzamenti mirati.
E’ una poesia inviata alla Compagnia De Calza “I Antichi”, organizzatrice a Venezia del 21° Festival della Poesia Erotica “Baffo-Zancopè”, una delle tante che non sono state lette perchè assente chi l’ha scritta firmandola Lucilla De Rosa.
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Accarezzata dal tuo sguardo
sento il tuo desiderio cerbiatto
saltellare dal tuo pensiero
alla mia pelle scoperta,
rincorrere la giada fra i miei seni
fino a quella dei miei occhi.
Vuoi brucarmi fra i capelli
e leccare il sale dolce delle mie labbra,
non resisti
e quasi candido
mi porti nel tuo antro
stupito di poter possedere
ancora
una schiava-ninfa-dea
da baciare e adorare.
Assaggia la rugiada dei sensi,
bevimi,
légami,
così mi liberi
e liberi anche te.
Io ti prendo,
il tuo corpo e le tue fantasie.
Attenta a non bruciarmi
catturo le lucciole faville
più alte e profonde
dei tuoi ultimi fuochi.