DELLA FINARTE IN ROSSO CHE FA INFURIARE I CREDITORI TOREATI
Li fa infuriare perché usa l’incasso di ogni asta, come capitale di provenienza privata, anziché bancaria, esente da interessi passivi, quindi, per pagare sempre più in ritardo i più aggressivi tra i creditori delle aste precedenti, contravvenendo agli accordi contrattuali sottoscritti con gli affidatari delle ultime opere vendute. Significando con ciò che Finarte è divenuta un cerino acceso, destinato a spegnersi scottando le dita degli affidatari di opere che lo reggeranno per ultimo.
Chiunque abbia intenzione di affidare a Finarte opere d’arte perchè siano vendute all’asta, perciò, legga e annoti le informazioni che seguono reperibili in rete tramite Google.
(Milano 30 gennaio 2009 – Il sole 24 Ore Radiocor)
Il gruppo Finarte Casa d’Aste a fine
Finarte Casa d’Aste ha comunicato che la posizione finanziaria netta al 31-08 evidenzia un rosso di 5,7 mln, dai -5,3 di fine luglio mentre il saldo riferito al gruppo è negativo per 5,7 mln, dai 5,3 mln precedenti.
(Forum FinanzaOnline del 6 ottobre 2009)
Ho letto sul sito Finarte un comunicato ove si dice che non comunicherà più i prezzi raggiunti dai lotti in asta, ma solo se il lotto è stato o meno venduto.
Non mi sembra il massimo come trasparenza…
Secondo voi è corretto per Privacy non pubblicare i risultati?
* E’ una vera sciocchezza.
* Visti i bilanci perennemente in rosso della società, non vorrei che altri siano i motivi di tale pensata. Oltre a chiedermi se con tale oscuramento dei dati potranno essere inserite le loro vendite nella compilazione dei ranking dei vari artisti.
* Forse la crisi morde così tanto il settore che per evitare ripercussioni sulle quotazioni delle opere evitano la diffusione dei prezzi di vendita…
* Scusate, ma, con quello che si sente in giro, CHI ha il coraggio di comperare qualcosa da Finarte?
* Mi sembra un autogol clamoroso: Ma chi darà a Finarte ancora i quadri da vendere?? Il trak record serve anche ai potenziali venditori per capire quale casa d’aste può consentire loro di realizzare al meglio. Mah…
(www.news.kataweb.it del 9 ottobre 2009)
Da un articolo di Paolo Manazza del Corriere Economia di lunedì 5 ottobre:
(…) Finarte è partita in quarta con quattro vendite. Due di arredi antichi (a Roma e Milano), una di gioielli e una di arte contemporanea (entrambe a Milano). Sui risultati una coltre di silenzio…
FINARTE CASA D’ASTE chiude la giornata di contrattazione (del 22/10/2009) a quota o,247 con un -4, meno rispetto alla chiusura precedente (o,258 del 21/10/2009). Un titolo del FTS All-Share che realizza il -8,52% sulla settimana, si posiziona quindi 414° nella clas performance sui 21 giorni (mese lavorativo)
Domanda: Mi piacerebbe sapere come mai questo titolo ogni giorno ha pochi movimenti, al massimo scambio di 60.000 azioni. Se io compero e poi decido di vendere, riesco? Oppure, visto che la richiesta è bassa, nessuno li prende? Grazie a chi mi da delle spiegazioni.
Risposta: Lasciala perdere Finarte, io son dentro, seppure abbastanza leggero. Società che della borsa non gliene frega nulla, non opabile e scarsa iniziativa per accrescere il proprio business… peggio di così…unica nota positiva un prezzo che secondo me è basso al momento, ma se non fanno niente…