DELLA VERSIFICAZIONE DONO DEGLI DEI GRAZIOSI
Secondo Paul Valéry il primo verso è un dono che viene da dèi graziosi, e tocca al lavoro del poeta accoppiarne un secondo che non ne sia indegno.
Sono tutti primi versi (incipit) quelli trascritti qui di seguito.
Taci. Su le foglie
C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole
M’illumino d’immenso
Mi piace il mio corpo quand’è col tuoLa nebbia agli irti colli
Ei fu. Siccome immobile
Nel mezzo del cammin di nostra vita
Sempre caro mi fu quest’ermo colle
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
chiare, fresche, e dolci acque
Quant’è bella giovinezza
Ma se si incomincia a scrivere per lo più sulla base di un’esigenza individuale, l’esigenza collettiva dei lettori richiede poi all’autore anche la capacità di smettere, e anche questa è un’arte.
Smettere dopo avere scritto tante parole quante si ritiene possano bastare: come nel testo che segue.
Scegliamoci ogni giorno
come amici e amanti
Scegliamoci più volte al giorno
come compagni e complici
Scegliamoci ogni giorno
come oggetto di desiderio
Scegliamoci più volte al giorno
destinandoci messaggi esclusivi
Scegliamoci ogni giorno
come emozione e stupore
Scegliamoci più volte al giorno
come sogno e nuova realtà
Scegliamoci ogni giorno
come verità e valore
Scegliamoci più volte al giorno
come modalità dell’essere
Scegliamoci ogni giorno
come percorso e possedimento
Scegliamoci più volte al giorno
come unica modalità dell’avere
Scegliamoci ogni giorno
come comphort e tenerezza
Scegliamoci più volte al giorno
come privilegio e referente
Scegliamoci ogni giorno
come ambizione e primarietà
Scegliamoci più volte al giorno
come tepore e fragranza
Scegliamoci ogni giorno
come essenziali e creativi
Scegliamoci più volte al giorno
come sublimità e musicalità
Scegliamoci ogni giorno
……anche nei giorni no
Scegliamoci più volte al giorno
per godere più intensamente i giorni si
Scegliamoci ogni giorno
…in simbiosi e sintonia
Scegliamoci più volte al giorno
perché siano tanti e innumerevoli
……………………i nostri giorni
——————————————–
(in “Poemi Doping”, I Antichi Editori Venezia 2008)