Enzo Rossi-Roiss

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SIANO IN TANTI A SCRIVERE IN FACEBOOK

SIANO IN TANTI A SCRIVERE: di chi cerca e offre in Facebook opportunità di relazioni per romanzare il proprio vissuto quotidiano: relazioni terapeutiche per le propria bipolarità o le proprie ansie, soddisfacenti per ogni bisogno personale (anche urgente o contingente) di comunicare.

SIANO IN TANTI A SCRIVERE: della interlocuzione attivata in Facebook dai moniti di ogni moralista (solito) angosciato dai disagi scaturiggine di ogni raporto umano surrogato da amicizia virtuale.

SIANO IN TANTI A SCRIVERE: di chi considera i facebookamiciziati/e semplici e teneri/e single irreversibili che, accompagnati al (e dal) proprio monitor Led, chattericciano per buongiornarsi, risolvono quiz per autoanalizzarsi e postano commenti (con o senza immagini) soltanto per consentirsi evasioni dal micro universo amicale e parentelale che li/le reclude con la propria malinconia sentimentale e sociale.

Published by rossiroiss, on luglio 19th, 2012 at 9:43 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DELLE OPERE VETROSE LOGOTIPATE FUCINA DEGLI ANGELI ESPOSTE DAL MUSEO DEL VETRO A MURANO PER OMAGGIARE EGIDIO COSTANTINI (1912-2012)

POSTATO IN : http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2747096.html


Enzo Rossi-Ròiss nella residenza veneziana di e con Egidio Costantini

Ho scritto in gennaio che la Fucina degli Angeli sarebbe stata ricordata e celebrata con una esposizione ad hoc in concomitanza col  centenario della nascita di Egidio Costantini (22.4.1912 – 7.10.2007) che l’ha fondata e animata, annunciandola come evento organizzato e ospitato a Murano dal Museo del Vetro. Star in esposizione opere vetrose realizzate d’aprés bozzetti o maquettes di Grandi Maestri così nomati: Jean Hans Arp, George Braque, Alexander Calder, Marc Chagall, Jean Cocteau, Max Ernst, Lucio Fontana, Paul Jenkins, Oskar Kokoschka, Le Corbusier, Fernand Léger, Pablo Picasso, Mark Tobey, Andrè Verdet.
Tale esposizione è stata inaugurata, invece, il 6 luglio (chiusura il 30 settembre): intitolata “VETRO CONTEMPORANEO il futuro oltre la trasparenza. Omaggio ad Egidio Costantini”. Allestita con 47 opere, tutte accreditate come opere d’après (di proprietà degli eredi) e senza nessuna delle maxi creazioni vetrose più prestigiose, conservate e stabilmente esposte altrove, inamovibili perché sconveniente il costo del loro trasporto tutelato da adeguata polizza assicurativa, oppure perché risulta ignota la loro attuale collocazione: un esempio emblematico la grande scacchiera di Max Ernst intitolata “L’immortale” (www.maxernstmasterpiece.com) la cui dimora risulta sconosciuta. Un mini-catalogo illustrato documenta l’iniziativa a futura memoria con un testo del bio-agio-grafo familistico Egidio Comelli, preceduto da altro testo ortodosso di Roberto Ballerin, brevemente e doverosamente presentato il tutto da Chiara Squarcina, direttrice del Museo.
I cronisti locali l’hanno sommariamente notiziata, enfatizzandola come: “…omaggio all’artista di una tradizione antica…” promuovendo Egidio Costantini “…maestro vetraio muranese”, considerando tale expo costituita da opere “…frutto delle collaborazioni con i più grandi artisti del ‘900… tutti assidui frequentatori della Fucina degli Angeli” (Anonimo, Il Gazzettino, pag. 25 del 7 luglio) – “… un momento di riflessione sull’intera produzione vetraria contemporanea” (Silva Mesetto, La Nuova pag. 43 del 7 luglio). A nessuno è venuto in mente di cogliere l’occasione per stabilire contatti fertili con qualcuno dei collaboratori artistici di Egidio Costantini ancora in vita (elencati nel primo dei tanti cataloghi della Fucina: edito a Bologna dalla Fotometalgrafica Emiliana). Cominciando da Silvano Belardinelli nato nel 1942 e abitante nel Sestiere Cannaregio, che ha tanto da raccontare sulla genesi delle opere d’après progetti di Lucio Fontana (per esempio), dei bozzetti in terracotta personalmente eseguiti fino al 1970 d’aprés iconologia di Grandi Maestri e dei rapporti con i giapponesi, avendo sposato una giapponese e soggiornato lungamente in Giappone.
Indagando per raccogliere informazioni relative al contributo personale del maestro vetraio Loredano Rosin, per quanto riguarda le opere vetrose d’aprés Picasso, realizzate assente Picasso in fornace. Idem per  altri come Aldo Nason padre di Emanno Nason. Ognuno longa-mano muranese, etero diretta in fornace dal Costantini straordinario imprenditore creativo anche pro intuizioni artistiche personali.
Altra esposizione non è stato possibile realizzare, perchè alla Fucina degli Angeli, morto il suo artefice multiruolato (7 ottobre 2007), è mancata una gestione manageriale del capitale  d’immagine acquisito, costituito da credito artistico e rapporti internazionali con istituzioni museali. Perchè chi l’ha ereditata legittimamente ha celebrato il primo anniversario della morte di Egidio Costantini, con la tentata vendita delle opere superstiti tramite la Casa D’aste Babuino a Roma il 26 novembre 2008, anziché con l’allestimento di una esposizione celebrativa in location opportuna. Perché nessun imprenditore l’ha rilevata per gestirla come azienda e potenziarla ulteriormente, come è accaduto nel 2001 all’azienda vetraria Venini rilevata e potenziata dal vicentino Giancarlo Chimento della Italian Luxury Industries, associato alla Safilo dei fratelli Giuliano e Guglielmo Tabacchi.
Un solo imprenditore vetrario, Adriano Berengo, enfant du pays lagunare, nato da un arsenalotto nel 1947 in un appartamento del complesso urbano angiportesco denominato “Marinaresca” (contiguo alla via Garibaldi del Sestiere Castello), si è proposto come acquirente del brand Fucina degli Angeli, ma non è stato accettato come interlocutore dal Costantini (vivente), che lo ha giudicato non idoneo a subentrare nel ruolo di suo continuatore “ideale”, perché in rapporto pragmatico e disinvolto col business più che in rapporto creativo e sconveniente con l’artisticità “angelicata” (oppure angelicabile). Lo stesso Adriano Berengo destinato a essere (successivamente) disapprovato dal Costantini (e avversato in una disputa giudiziaria), per essersi data visibilità blasonante una-tantum nella fiera dell’arte Arco 2000 a Madrid (alienandosela) con un allestimento fieristico supportato da maxi riproduzioni non autorizzate di documenti fotografici della Fucina degli Angeli.
L’Egidio Costantini omaggiato dal Museo del Vetro a Murano, è stata webizzato dai suoi eredi con un sito nel quale il logo “Fucina degli Angeli” risulta registrato e le gesta del suo titolare risultano bio-biblio-agiografate (con le opinioni del medesimo, anche), illustrate da riproduzioni di foto d’annata. Inspiegabile l’assenza, tra le pubblicazioni monografiche webizzate, del maxilibro/catalogo edito a Bruxelles nel 1990: “Fron Picasso to Fontana, Egidio Costantini – Il Maestro dei Maestri”,con testi di Autori Vari, curatore Jacques Lierneux, Espace Kiron/Espace Medicis.
Chiunque voglia acquisire la documentazione relativa all’autenticità di opere create da e per la Fucina degli Angeli, è invitato a inviare all’indirizzo mail info@fucinadegliangeli.com, le foto con notizie dettagliate relative alle misura e alla collocazione attuale di ogni opera. (Il costo della autenticazione non risulta precisato). Significando, così, che quasi tutte le opere vetrose più illustri logotipate Fucina degli Angeli, per quanto riguarda la Firma autorale che le dota di plus-valore artistico e mercantile, sono destinate a essere considerate e valutate in primis come opere d’aprés realizzate da maestri vetrai muranesi incaricati (e istruiti) a fare ciò da Egidio Costantini che, a cose fatte (come suol dirsi), si è attivato per ottenere l’approvazione “autorale”, testimoniandola a futura memoria con foto che lo illustrano e accreditano in compagnia dell’artista autore, in location e circostanze portatrici di plus-valore relazionale. Considerando “eccezioni” la manu-fattura muranese (pro-Fucina) di alcune opere, come i “concetti spaziali” di Lucio Fontana, che sono stati realizzati durante gli anni 1964-65, incontestabilmente su precise indicazioni del Maestro relative ai supporti legnosi o metallici utilizzati come superfici per l’incastonatura (ancoraggio) di bolle vetrose policrome variamente dimensionate.
autentiche a posteriori da chi ha legittimamente ereditato e registrato il marchio Fucina degli Angeli, ma discriminate dai certificatori di autenticità delle opere dei Grandi Maestri. Tutte opere idonee per essere commercializzate e collezionate come opere vetrose realizzate d’aprés opere plastiche o grafiche di Grandi Maestri, più che come opere concepite vetrose da Grandi Maestri: particolarmente quelle modellate dai maestri vetrai muranesi per Egidio Costantini, senza le indicazioni del Grande Maestro presente in corso d’opera, di volta in volta, nella fornace.

Published by rossiroiss, on luglio 13th, 2012 at 7:15 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

VULVAEPISTOLA A FUTURA MEMORIA DI UNA FACEBOOKAMICIZIA E DELLA SUA SVIRTUALIZZAZIONE MANCATA

Mia cara, scrivo questa vulvaepistola durante il giorno dopo il nostro incontro concordato e realizzato con l’intenzione di svirtualizzare la  nostra facebookamicizia. Ti ho incontrata facendo ciò che avevo calendariato di fare da solo, recandomi in tua compagnia là dove mi sarei comunque recato da solo, incontrando e interlocuendo con persone a me relazionate da rapporti di studio e lavoro. Ciò ti ha disagiata ruolandoti pesce fuor d’acqua, sconosciuta tra sconosciuti, depotenziata come giovane ficofora decorativa desiderabile come partner ipotizzando coiti possibili: tanto che ti sei comportata in modo tale da far desiderare a entrambi di concludere l’incontro prima possibile col ritorno di ognuno alle proprie relazioni e occupazioni abituali. Scritto ciò, posso soltanto ipotizzare che non concorderemo altri incontri, perchè ci siamo percepiti reciprocamente imbarazzanti e sconvenienti: sia fisicamente sia intellettualmente. Diversamente anagrafati e acculturati, oltre che relazionati e realizzati.
Delle tue percezioni scriverai dopo aver letto ciò scriverò qui di seguito delle mie percezioni.
Durante l’incontro ti ho percepita irritante e mi sono rapportato irritato: sia alla tua fisicità, sia alla tua intellettualità. Irritato dal tuo sorriso desnudatore di superficie gengivale sgorbiante. Irritato dalla conformazione della tua bocca con labbra che mi hanno fatto immaginare similmente conformate le labbra della tua vulva sdesiderandole per una eventuale esecuzione di carezze mie labiali. Irritato dal tuo viso connotato come il viso di alcune bambole seriali. Irritato dalla formulazione di ipotesi mie relative all’origine di alcuni comportamenti tuoi e di alcune insofferenze tue che hanno le radici in ciò che confligge col sapere che si può acquisire soltanto a seguito di studio continuo e disciplinato nelle scuole, supportato da attività creativa quotidiana ben interrelazionati nella società. Irritato dal dover prendere atto che col cazzo intrattieni rapporti immaginari semantici, destinando i rapporti vaginali infra cosce fessurate dalla tua magrezza a risultare ogni volta insoddisfacenti perchè inadeguati. Non me ne frega un cazzo – ke cazzo vuoi – chi cazzo sei –  a me ke cazzo me ne dovrebbe fregare -  son cazzi miei -  schematizzatevi il cazzo se ne siete capaci -  cercasi uomini disposti a farmi incazzare…(uomini disposti a riempirti ogni vuoto corporale col proprio cazzo!?): hai scritto in alcune “Note“ facebookpostate , riproducendo il linguaggio che parli nei momenti in cui ti contraria essere contraddetta da interlocutori che giudichi incapaci di capire le tue civetterie stravaganti e narcise, oppure il tuo desiderio costante di trasgressione approvata e condivisa. Irritato dalla tua esibizione di eccellenza fisica e intellettuale priva di singolarità, inconsapevole di essere portatrice di singolarità priva di eccellenze. Irritato dalla pretesa di considerare scaturiggine della tua interiorità ogni tua opinione, dotate di artisticità le tue poche tele dipinte che emblematizzano pochezza concettuale e approssimazione esecutiva, intoccabili i tuoi esercizi di stile scrittòrio d’autrice ruspante autodidatta.
Di altre mie percezioni scriverò per commentare, eventualmente ciò che scriverai delle tue.
A futura memoria di una facebookamicizia e della sua svirtualizzazione mancata.

Published by rossiroiss, on luglio 13th, 2012 at 11:47 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

A VENEZIA… OVVIAMENTE! (107)

A Venezia, ogni evento locato sull’isola Giudecca è destinato ad avere meno fruitori, perchè penalizzato dal costo di andata-ritorno acquei ACTV a carico di ogni organizzatore o spettatore/visitatore, poichè non è possibile realizzarlo e presenziarlo raggiungendo l’isola a piedi per risparmiare.

Published by rossiroiss, on luglio 8th, 2012 at 10:20 am. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

IN ACTA EST CAPRICCIO ETICO

GLI ATTACCHI NEL WEB DI ANONYMOUS PRO ACTA

SONO STATI VANIFICATI

DALLA MAGGIORANZA DELLA UNIONE EUROPEA

http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2746136.html

In mostra a New York gli scatti di Shoot4Change

Con 478 voti favorevoli, 156 astenuti e 39 contrari, l’Unione Europea ha respinto il trattato che attribuisce l’intera responsabilità per la circolazione di contenuti ritenuti illeciti a piattaforme come Facebook o YouTube. Assieme ai “servici provider“ che forniscono l’accesso alla rete, tali piattaforme non potranno operare alcun controllo preventivo con l’applicazione di filtri e censure incompatibili con l’esercizio di libertà fondamentali degli individui. Il tentativo di distruggere la Rete libera e aperta, così come l’abbiamo conosciuta fino ad ora è, dunque, fallito. Bocciato il  trattato anti-contraffazione. “Il diritto d’autore è censura – Internet deve restare libera“, ha titolato “la Repubblica“.Non ce l’ha fatta ACTA, acronimo di Anti-Counterfeiting Trade Agreement, malgrado i tanti attacchi a siti istituzionali da parte del network di hacker Anonymous. L’accordo firmato a Tokio il 26 gennaio 2012 da 40 Stati sovrani e appoggiato dalla Commissione Europea, sarà ratificato dopo che la Corte di Giustizia Europea avrà giudicata la compatibilità di ACTA con il diritto comunitario.
“Una lunga trattiva internazionale voluta da associazioni come la Riaa, acronimo di Recording Industry Association of America, aveva iniziato nel 2009 a sostenere che l’unica strada possibile per arginare la pirateria era chiamare in causa chi fornisce l’accesso al web e chi offre gli strumenti per condividere i contenuti. Ma già nel 2010, quando erano diventati di dominio pubblico i dettagli del trattato, l’ACTA aveva sollevato parecchie perplessità dando inizio ai suoi  “attacchi“ iconizzandosi con una maschera carnevalesca divenuta logotipo“. (Sic! scritto nei media cartacei).

Tutto da rifare, quindi, per la tutela dei materiali protetti e la regolamentazione ad hoc del mondo di internet.

A futura memoria iconografica delle gesta e delle opinioni del guerrigliero Anonymous la pittrice lettone Ilze Jaunberga ha concepito e realizzato un grande dipinto intitolato “IN ACTA  EST CAPRICCIO ETICO“: sarà la guest star di una esposizione personale che sarà inaugurata l’8 agosto 2012, allestita in uno spazio dell’Happy Art Museum a Riga.—————————————————-
( Brano di un testo postato in: http://www.ilridotto.info/it/content/acta-est-capriccio-etico )

Published by rossiroiss, on luglio 5th, 2012 at 6:29 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DELLA FUCINA DEGLI ANGELI ESPOSTA A MURANO DAL 6 LUGLIO PER CELEBRARE EGIDIO COSTANTINI 100 ANNI DOPO LA SUA NASCITA


Enzo Rossi-Ròiss nella residenza veneziana di e con Egidio Costantini

Ho scritto in gennaio ne “Il Ridotto” che la Fucina degli Angeli sarebbe stata ricordata e celebrata con una esposizione ad hoc in concomitanza col  centenario della nascita di Egidio Costantini (22.4.1912 – 7.10.2007) che l’ha fondata, annunciandola come evento organizzato e ospitato a Murano dal Museo del Vetro. (http://www.ilridotto.info/it/content/il-centenario-di-egidio-costantini)
Lo riannuncio precisando che tale expo celebrativa sarà inaugurata il 6 luglio, allestita con 34 opere di autori diversi tutte “… opere superstiti della sua collezione ereditate dai parenti, non vendute dalla Casa D’aste Babuino a Roma il 26 novembre 2008”. Senza nessuna delle più prestigiose conservate e stabilmente esposte altrove, inamovibili perché sconveniente il costo del loro trasporto tutelato da adeguata polizza assicurativa, oppure perché risulta ignota la loro attuale collocazione: un esempio emblematico la grande scacchiera di Max Ernst intitolata “L’immortale” (www.maxernstmasterpiece.com) la cui dimora risulta sconosciuta.
Altro non posso precisare, però, perché tutto mi è risultato ancora indeciso trenta giorni prima del vernissage, conversando col nipote Gigi Costantini e comunicando telefonicamente con Chiara Squarcina, direttrice del Museo del Vetro.
Suppongo, perciò, che la curatela sarà casalinga (municipale) e che l’impresa espositiva sarà compiuta documentata a futura memoria da un supporto cartaceo contenitore di immagini delle opere con testimonianze critiche d’Autori d’antan zibaldoneggiati per la cosiddetta bisogna bibliografica. Con nessun contributo esegetico inedito d’Autore prestigioso, dotato di conoscenza specifica (specialistica!) ad hoc, appositamente ingaggiato.
Mi chiedo e chiedo: Sarà colta come occasione opportuna tale expo, per scrivere che il talento organizzativo e creativo di Egidio Costantini non risulta sia stato ereditato a Murano da nessuno degli imprenditori vetrari impegnati a emularlo, e che ogni suo emulo successivo si è connotato come succedaneo  in rapporto ravvicinato con la commercializzazione più che con l’artisticità del manumodellato vetroso?

NOTA CONCLUSIVA – Il 2012 è anche l’anno 75° del matrimonio di Egidio Costantini con Emy a Oderzo il 30 maggio 1937, in una chiesetta che non esiste più, là dove dovrebbe esistere un ospedale. Emy nubile ha abitato a Oderzo presso una sorella fino al giorno del matrimonio e ha avuto rapporti pendolari con Venezia. Opportune ricerche negli archivi locali – dell’anagrafe e della parrocchia gestora della chiesetta – consentirebbero l’apprendimento di particolari relativi ai testimoni degli sposi e al periodo di residenza a Oderzo- con indirizzo – di Emy presso la sorella: motivazione iniziale per la progettazione di un ulteriore omaggio espositivo a Oderzo logotipato Fucina degli Angeli.

Published by rossiroiss, on giugno 24th, 2012 at 6:44 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

TINTO BRASS NON HA PRESENTATO LE “EMOZIONI VENEZIANE”

POSTATO ANCHE IN: http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2743952.html

Tinto Brass non ha presentato Anna Castelli e il suo mini romanzo o racconto lungo (80 pp.) editato dalla Elmi’s World di Sainty Vincent (AO) col titolo “Emozioni Veneziane”: come annunciato dalla scrittrice con ripetuti post ai suoi 2624 facebookamiciziati, notiziato come evento dalla rivista online Il Ridotto (http://www.ilridotto.info/it/content/mostri-di-bellezza-e-bravura )
Nella Sala “Tolentini” dell’Hotel Papadopoli, prescelta per l’evento annunciato, Tinto Brass è risultato assente perché reduce dalle cure mediche alle quali è stato sottoposto per controllare e contrastare i postumi di ictus che ha fatto temere il peggio ai suoi estimatori. Destinandosi a essere archiviato come occasione mancata per un incontro con foto ricordo a futura memoria, foriero di altro incontro eventuale: omaggiato col dono di un dipinto appositamente eseguito da un artista in carriera.

A chi ha presenziato per la prima volta alla eventazione delle “Emozioni Veneziane” letteratureggiate dalla Castelli, suggeriamo di leggere altro dopo aver cliccato questi link:
http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2743076.html

http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2742808.html
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Published by rossiroiss, on giugno 18th, 2012 at 1:36 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

PENSIERI… OPPORTUNI

Sovradimensionare con enfasi autoreferenziale ciò che risulta inequivocabilmente mini non maximizza l’evento, né l’eventato.

E’ pubblicità ingannevole la segnalazione di un accadimento destinato a caratterizzarsi come incontro amicale, indulgente e agiografante, albergato in location marginale o succedanea.

Manifesta megalomania chi si autopromuove sollecitando narcisisticamente attenzioni e apprezzamenti per ciò che risulta incontestabilmente poco, tanto poco da non meritare di essere considerato quintessenza di un molto come l’incipit di un testo poetico divenuto universale.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle / chi vuol esser lieto sia / nel mezzo nel cammin di nostra vita / all’ombra dei cipressi e dentro l’urne confortate di pianto / c’è qualcosa di nuovo oggi nel sole / scegliamoci ogni giorno perchè siano innumerevoli i nostri giorni…

Published by rossiroiss, on giugno 11th, 2012 at 6:42 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

DELLE EMOZIONI VENEZIANE EVENTATE IN OGNI DOVE POSSIBILE DA UNA SCRITTRICE NOMATA ANNA CASTELLI

Alcuni mostri amicali di bellezza e bravura sono stati raggruppati perché la loro unione generi forza promozionale e sostenga chi singolarmente è debole. Saranno protagonisti di un evento albergato in Venezia, guest star Tinto Brass presentatore di un mini libro intitolato “Emozioni Veneziane” scritto da Anna Castelli. Sic! Nel comunicato stampa webizzato: http://www.veneziaeventi.com/eventi/notizie/arte-libri-mostre-foto/3288-tinto-brass-presenta-il-libro-emozioni-veneziane

Trattasi delle emozioni veneziane, sessualcarnascialesche (più che sensualaretinesche), di una vergine Lavinia 25enne ingravidata durante la prima notte trascorsa scopando con Omar, con matrimonio riparatore e nascita di una bambina nella narrazione contenuta dalla quattro pagine epilogatorie:…emozioni semantizzate in 80 pagine (formato tascabile) di parole (per complessive 80 mila battute, circa) pausate da 10 illustrazioni oleografiche in bianco e nero, editate in poche centinaia di esemplari dalla Elmi’s World di Sainty Vincent (AO), prezzate 13 euro. La parola “mona” risulta leggibile unicamente alla fine di un verso dialettale citato (p.37), tradotta “sesso” anziché “fica” (nota 2). Ogni altra parola ricorrente nelle narrazioni erotiche risulta assente, perché la scrittrice Anna Castelli ha soltanto la struttura fisica di Anais Nin et omo-ana-loghe, aspirando a emularla  nell’acquisizione di lettori a frotte eventandosi variamente in ogni dove possibile, promoter suo marito facebookamiciziato Don Oscarez.

Published by rossiroiss, on giugno 9th, 2012 at 5:37 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati

VULVAEPISTOLA SINE IRA ET STUDIO

Mia cara, giorno verrà durante il quale t’incontrerò casualmente, dopo aver trascorso abbastanza tempo senza incontrarti, e rammemorerò i nostri incontri divenuti ricordo antico, durante i quali ho vagheggiato un innamoramento che si è estinto perché gli è mancata una adeguata corresponsione di amorosi sensi copulanti. Quel giorno, sicuramente ti verificherò refrattaria a ogni opzione sentimentale rischiosa, non tutelata da alcuna sicurezza per il giorno dopo e per gli anni successivi al primo genetliaco antaizzato che risulta, quasi a ogni donna, coincidente con la data di scadenza della pulsionalità sessuale precedente. Quel giorno, gradirò l’incontro, ma appena nel mio spazio abituale scriverò questa aepistola, che non t’invierò: nella quale trascriverò l’incipit di una vulvaepistola che non ti ho inviata, scritta per comunicarti  il mio innamoramento in corso d’opera, dopo aver concluso uno dei nostri incontri destinato a divenire antico. La pubblicherò, però, perché il mio incipit abbia lettrici in sintonia: considerandomi autoesiliato con rigorose inibizioni a tornare, per ulteriori incontri nostri ravvicinati, forieri di altri desideri amorosi non condivisi, sui luoghi mise-en-scene di un innamoramento che ho sublimato compiendo esercizi scrittòrii.

L’INCIPIT – Mia cara, sei costituita e caratterizzata da una anatomia mini portatrice di eccellenze fisiche essenzializzate che maximizzano nel mio immaginario le labbra della tua vulva, presuntivamente modellate come le labbra della tua bocca, nella quale mi vagheggio abitante quando mi sorridi, tanto che durante ogni incontro, fantasticando ipotesi di coiti straordinari possibili, supposti oggetto di desiderio per entrambi, anche variamente eseguiti, ti dimensiono vulvofora XL come nessun’altra delle vulvofore, diversamente dimensionate divenute nel frattempo miei ex oggetti di desiderio archiviati. Durante ogni abbraccio, ho l’intenzione di parlare ri-orchestrando parole di poeti eccelsi, cominciando da un inglese cognomato Donne (coetaneo di Sakespeare), per dirti: Poiché amore ogni orizzonte chiude e di ogni luogo fa un ognidove, nel tuo occhio guarderò il mio volto, il tuo nel mio specchiato con cuori semplici e fedeli riposati nei nostri volti: perché i nostri amori siano uno e tu ed io così uniti che né l’uno né l’altro possa mancare o morire.

Non trascrivo altre parole della vulvaepistola che non ti ho inviata perché, nel frattempo, è divenuta documento semantico di un innamoramento d’annata, equivalente a un abito lussuoso d’alta moda che hai ricevuto in dono e non hai indossato. Sine ira et studio (spassionatamente).

Published by rossiroiss, on maggio 27th, 2012 at 5:21 pm. Filled under: Enzo Rossi-RòissCommenti disabilitati