DEL PROVERBIAR SPROVERBIANDO
DEL PROVERBIAR SPROVERBIANDO
(esercizio scrittòrio pariemologico)
copyright Enzo Rossi-Ròiss
1 Chi si contenta gode… poco.
2 Chi va con lo zoppo impara a zoppicare… conformando la propria andatura a quella di chi zoppica.
3 L’unione fa la forza… di chi singolarmente è debole.
4 L’abito non fa il monaco… ma lo distingue.
5 Le bugie hanno le gambe corte… inadatte a saltare in lungo e in alto.
6 Chi va piano va lontano e arriva sano… ma arriva dopo.
7 Can che abbaia non morde… se glielo impedisci.
8 Meglio tardi che mai… purchè in tempo utile.
9 Sotto a chi tocca… conoscendo chi si posizionerà sopra.
10 Chi la fa l’aspetti… tale e quale.
11 Acqua passata non macina più… fino al momento dell’incontro con la ruota di un altro molino.
12 La speranza è l’ultima a morire… se non muore anzitempo ammazzata.
13 Mogli e buoi dei paesi tuoi… plusvalore per ciò che vuoi.
14 Chi ha passato il guado, sa quant’acqua tiene… imitabile, perciò, da chi esita sulla riva opposta.
15 Non è mai troppo tardi… per chi si giustifica in ritardo e se al momento dell’arrivo incontra qualcuno in attesa.
16 La pratica vale più della grammatica… particolarmente nel rapporto di coppia.
17 A buon intenditor, poche parole… se l’intenditor parla lo stesso linguaggio.
18 Le vie della provvidenza sono infinite… quelle percorribili, però, siano privilegiate.
19 Quattro occhi vedono meglio di due… se guardano la stessa persona, oppure esaminano la stessa location.
20 La migliore acqua se la bevono i porci… se portata e lasciata incustodita nel porcile.
21 Perle ai porci… se sono state rifiutate da animali considerati più meritevoli
22 Tra due litiganti il terzo gode… intensamente se risulta prescelto.
23 Occhio per occhio dente per dente… giocacchiamenti per giocacchiamenti, imbriaccamenti per imbriaccamenti… aretinescamente
24 Non si può mai avere troppo di una buona cosa… ma se ne può avere abbastanza quando è a portata di mano.
25 La calma è la virtù dei forti… quando contrasta la esagitazione, vizio dei deboli.
26 Non contare le tue galline prima che siano nate… se ad altri hai affidato la cova delle uova.
27 Dove non può mettere la testa, il diavolo ci mette la coda… predisponendosi a mettere ogni altro possibile.
28 Tutti i nodi vengono al pettine… se non li indirizziamo in modo che possano andare a rottamarsi là dove non vi sono pettini.
29 Battere il ferro finchè caldo… idem l’innamoramento.
30 Tutto è bene ciò che finisce bene… se non ha causato ad altri il peggio.
31 Non tutti i mali vengono per nuocere… poiché alcuni si rivelano terapeutici e mitridatizzanti.
32 Non far sapere quant’è buono il formaggio con le pere… a chi non ha le… pere.
33 Ognuno si aiuta con i suoi mezzi… otorietarizzandosi nel loco natio presso il parentado e l’amiciziato.
34 Chi la dura la vince… se dotato di durezza duratura.
35 La lingua batte dove il dente duole… non curato, né rimosso.
36 Il formaggio è gratis solo nella trappola per i topi… poichè in ogni altro luogo ha un costo prestabilito.
37 Quando si vuole il modo si trova… effettuando ricerche mirate.
38 Carpe diem… se ieri ti ha deluso e ogni altro “diem” ambito ti risulta improbabile.
39 Chi non si può distendere si ritragga… emulando chi si restringe non potendo allargarsi.
40 Chi da gatta nasce sorci piglia… inadeguata a “pigliare” altre prede.
41 Chi così lo vuole così lo abbia… memore del sempre volli, fortissimamente volli.
42 Chi non è fortunato non vada a pescare… si armi e vada a cacciare mirando bersagli fissi.
43 Barba ci cova… quando risulta arredo pilifero facciale.
44 Passate le feste gabbati i Santi… dal ripristino della routine personale con i suoi enigmi privati e velati.
45 Chi di speranza campa disperato muore… denutrito da un pasto unico.
46 Cio’ che non ammazza ingrassa… oppure avvelena e intossica.
47 Ognuno tira l’acqua al suo mulino… soprattutto se il mulino risulta unico possedimento personale.
48 Tra il dire e il fare c’è in mezzo il mare… da attraversare, determinati a concretizzare il “che fare.
49 Non è tutto oro quello che riluce… esibito come decoro ingannevolmente appariscente.
50 Facciamo attenzione nell’auspicare accadimenti… che potrebbero nuocerci… accadendo.
51 Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco… e sei sotto scacco.
52 Chi semina pessimismo e paura alla fine stanca… e si autoesclude da ogni rapporto fertile.
53 Chi è causa del suo mal pianga se stesso… in solitudine e separatezza, possibilmente!
54 La gatta frettolosa fa i gattini ciechi… se li concepisce frettolosamente scopata da gatti ciechi.
55 Anche i castelli in aria devono poggiare su fondamenta solide… per non essere diroccati dal primo refolo di vento avverso.
56 La speranza è l’ultima a morire… se non muore suicidata anzitempo.
57 Chi pecora si fa il lupo la mangia… a meno che non si faccia cacciatore o cacciatrice.
58 Il lupo cambia il pelo ma non il vizio… se non è glabro, oppure virtuoso.
59 L’invidia non muore mai… nei meno dotati.
60 Guastando s’impara… a riparare il guasto.
61 Anche l’occhio vuole la sua parte… prima di dare inizio ai preliminari.
62 Chi rompe paga e i cocci sono suoi… siano o non siano ricomponibili.
63 Piove sempre sul bagnato… sovrastante l’asciutto al coperto.
64 Chi fa da sé fa per tre… reduce da ciò che non ha saputo fare in “duo”.
65 Chi di spada ferisce di spada perisce… se non si difende con altra arma più efficace.
66 La mamma dei cretini è sempre incinta… perché non copula imponendo il coito interruptus, oppure quello reservatus, ai fallofori cretini.
67 Batti il ferro fino a che è caldo… alimentando ad hoc chi può continuare a scaldarlo.
68 Chi s’è visto s’è visto… non continui a vedersi, perciò, cominci a vedere altro e altri.
69 A mali estremi, estremi rimedi… non disponendo di rimedi alternativi.
70 Chi nasce tondo non muore quadrato… se non si rimodella con opportuni e accorti interventi.
71 A carnevale ogni scherzo vale… purchè non faccia male.
72 Chiodo scaccia chiodo… se colpito con un martello adeguato.
73 Ogni cosa a suo tempo… evitando il fuori tempo massimo…oppure prima che il tempo scada.
74 Chi picchia per primo picchia due volte… perché picchia anche dentro, picchiando fuori.
75 Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire… commenti critici obbiettivi che lo riguardano.
76 Mens sana in corpore sano…in sintonia con altra mens sana in corpore sano.
77 In vino veritas… di chi in ogni altra bevanda malcela menzogne, ipocrisie, reticenze, insicurezze, disagi, convenzioni.
78 Prendi il bene ogni volta che arriva…anche sapendo che potrebbe avere il male al seguito.
79 Chi tace acconsente…considerando rischioso eprimere il proprio dissenzo.
80 Ogni promessa è un debito…se non risulta ingannevole, fatta in mala fede.
81 Dare a Cesare ciò che appartiene a Cesare e a Dio ciò che appartiene a Dio… senza defraudarci di ciò che ci appartiene.
82 Come spendi mangi… nei giorni in cui disponi di denaro insufficiente.
83 La fortuna aiuta gli audaci… che se la contendono sapendo che è una ficofora copulabile.
84 Una massa è troppo, perciò non ha qualità… sia essa assembleata da una ideologia, sia essa insiemizzata eterogeneamente da facebook.
85 Gli errori si pagano… una tantum i meno gravi, vita-natural-durante i più gravi.
86 Molti vanno a far lana e tornano tosati… sperimentandosi intraprendenti velleitari in territorio straniero supportati soltanto da connazionali.
87 Chi si loda s’imbroda… se vanta gesta mai compiute ed esprime opinioni orecchiate.
88 E’ sempre meglio poco che niente… nelle occasioni in cui ci riveliamo incapaci di acquisire il molto.
89 Parere e non essere e come filare e non tessere… panni per la confezione di abiti ben attagliati alle nostre misure.
90 Chi non risica, non rosica… ciò che non è stato ancora rosicato.
92 Tra moglie e marito non mettere il dito… se puoi mettere l’intera mano.
93 Dio vede e provvede… ciò che può, quando non provvede a se stesso.
94 Aiutati che Dio ti aiuta… quando non è impegnato ad aiutare altri più meritevoli.
95 A mali estremi, estremi rimedi… radicalizzando la terapia.
96 Nella botte piccola c’è il vino buono… in quantità modesta, però.
97 Chi dorme non piglia pesci… né altre prede commestibili.
98 Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi… se hai dove o da chi andare.
99 Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio… di chi non ci è affine o simbiotico.
100 Errare umanum est… quando non si compiono azioni disumane.
101 Do ut des… per non ruolarci creditori, ruolando altri nostri debitori.
102 Mens sana in corpore sano… preventivamente omnivaccinato.
103 L’amicizia si manifesta nel momento del bisogno… concretizzandola disinteressatamente e d’istinto.
104 Bere (alcolici) per dimenticare… le proprie inadeguatezze dissimulate.
105 Chi di speranza vive, disperato muore… se non si attiva comunque per realizzare ciò che può.
106 Ambasciator non porta pena… ma l’annuncia.
107 Giochi di mani, giochi di villani… giocati da perdenti nei giochi di parole.
108 Chi tardi arriva male alloggia… in giacigli di fortuna.
109 Acqua ferma non guadagna… né irriga.
110 L’occasione fa l’uomo ladro… e la donna cocotte.
111 Dagli amici mi guardi Iddio, chè dai nemici mi guardo io… per distinguerli e combatterli.
112 La bugia pietosa fa la piaga cancrenosa… perché non è un medicamento ad hoc.
113 Il mattino ha l’oro in bocca… se durante la notte non ha avuto una cattiva digestione nella pancia.
114 Ride bene chi ride ultimo… refrattario alla ilarità di coloro che ridono primi e in gruppo.
115 L’occhio del padrone ingrassa il cavallo… perché valuta e ostacola il dimagrimento in tempo utile.
116 Nella (o durante la) vita si è bambini tre volte: da bambini, quando si è innamorati (in ogni età), e da vecchi… a meno che non si nasca adulti destinati a invecchiare diversamente.
117 Il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi… particolarmente quando risultano resi ebbri da ciò che hanno bevuto anche senza avere sete.
118 La fortuna è cieca… quando non guarda con gli occhi di chi la incontra.
119 Figli e provvidenza… nelle famiglie in cui il benessere è una speranza.
120 Non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso… e scuoiato.
121 Impara l’arte e mettila da parte… per quando sarà necessario esercitarla pro necessità proprie.
122 Il successo non è perdonato… a chi lo gestisce maldestramente.
123 Chi possiede la felicità non l’ha cercata e trovata… bevendo alcolici in gran quantità
124 La lingua batte dove il dente duole… inefficace come lenimento velleitario.
125 Chi ha tempo non aspetti tempo… presumendo che gli sia concesso altro tempo.
126 Chi di speranza vive, disperato muore… se non è uno scettico ottimista.
127 Chi si loda s’imbroda… nelle occasioni in cui si rivela maldestro nell’uso del cucchiaio.
DELLA FACEBOOKAMICIZIAZIONE SPROVERBIATA
* Chi mailizza con chi è già facebookamiciziato/a impara a facebookamiciziare
* Chi la dura, tra i facebookamicizianti, la vince… concretamente soltanto se riesce a svirtualizzare ciò che ha facebookamiciziato.
* I facebookamiciziati che chattano insonni per comunicarsi disagi personali, non pigliano pesci di gran peso né si propiziano la cattura di uccelli rari.
* La facebookamiciziazione non crea amici per i giorni no, ma placebamici per la sublimazione provvisoria della singletudine nei momenti in cui si rivela insopportabile.
* Anche l’occhio vuole la sua parte… a portata di mano, però: distante un palmo dal naso e dal corpo facebookamiciziato.
* Chi è causa del malfacebookamiciziato sterile pianga se stesso.
* Chi è causa della singletudine facebookamiciziata pianga se stesso/a.
* Facebookamicizia ambiguata non fare, facebookamici sterili non avere.
* Meglio solo/a che malfacebookamiciziato/a.
* Chi trova un amico/a trova un tesoro…se l’amico/a facebooktrovato/a non si rivela webconfinato/a in soggiorno socio-culturale obbligato.
* Facebookamiciziare è bene, non fantasticare facebookamiciziazione prolifica è meglio.
DELLA PROVERBIOSITA’ di Sancho Panza
76 - Molti vanno a far lana e tornano tosati
120 - Una rondine non fa primavera.
141 - Non c’è memoria che il tempo non consumi, né dolore a cui la morte non dia termine.
142 - La sorte lascia sempre una porta aperta nelle disgrazie, per poter trovare un rimedio.
142 - Le ferite che si ricevono in battaglia danno onore piuttosto che toglierlo.
146 - Chi si loda s’imbroda.
172 - Un uomo non è superiore a un altro, se non fa più dell’altro.
172 - Essendo durato molto il male, il bene è ormai vicino.
174 - La bocca senza molari è come un mulino senza ruota, e ciascun dente va tenuto più caro di un diamante.
182 - I morti alla terra, i vivi alla scodella.
186 - Chi cerca il pericolo vi perisce.
186 - L’avarizia rompe il sacco.
188 - Il bene che verrà sia per tutti e il male per chi lo cerca.
189 - Il diavolo, che non dorme mai e che imbroglia tutto.
196 - Chi ti vuol bene, ti fa piangere.
199 - Non si serra mai una porta che non se ne apra un’altra.
199 - Non c’è proverbio che non dica il vero, perchè son tutte sentenze ricavate dall’esperienza, madre di tutte le scienze.
202 - E’ sempre meglio poco che niente.
209 – Non chiedere per favore ciò che puoi ottenere per forza.
209 – Meglio uccel di bosco che uccel di gabbia.
211 – Le usanze non vennero mai tutte assieme, né furono inventate tutte in una volta.
219 – Le disgrazie perseguitano sempre le persone d’ingegno.
220 – Non si faccia con le cattive quello che si può fare con le buone.
224 – Far bene a villani è come gettare acqua al mare
225 – Ritirarsi non è fuggire, né aspettare è prudenza.
225 – E’ da savi conservarsi oggi per il domani, e non rischiare tutto in un giorno.
226 – I malvagi sono sempre ingrati.
226 – La necessità non conosce legge.
226 – Il bisogno di ora vince quello di poi.
232 - Chi non ha il Re lo dispensa.
237 - E’ sempre un conforto nelle disgrazie trovare qualcuno che se ne dolga.
239 - Ben poco possono i beni di fortuna per rimediare alle disgrazie del cielo.
242 - Poiché l’amore nei giovani, per lo più, non è amore, ma desiderio, questo ha per suoi fine naturale il piacere, sicchè quando lo si raggiunge finisce.
249 - Parere e non essere è come filare e non tessere.
249 - Ognuno vede il mantello, nessuno vede il budello.
249 - Chi può mettere porte alla campagna?
252 - Chi è lontano ha tutti i mali e tutti li teme.
256 - Fare una cosa invece di un’altra è lo stesso che mentire.
256 - Per chi ha inferno, nulla è redenzione.
301 - Chi ha intenzione di non pagare, non bada agli inconvenienti del contratto.
301 - I matrimoni disuguali non portano mai la felicità, né durano a lungo con lo stesso piacere con cui s’incominciano.
302 - Una volta soddisfatto ciò che l’appetito vuole, il primo impulso che viene è quello di allontanarsi dal luogo dove lo si è saziato.
306 - Un male chiama l’altro, e la fine d’una disgrazia suole esser l’inizio di un’altra più grave.
306 - Non sempre la fortuna dà con i guai i rimedi.
315 - Quello che non si combina in piazza, né a messa, o in pubbliche feste e visite alle chiese, lo si combina ed agevola in casa dell’amica o della parente di cui si ha fiducia.
316 - Se non si è capaci di sfruttare le situazioni, tanto vale starsene a letto a dormire.
328 - I primi impulsi non sono nelle mani degli uomini.
*329 - Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.
330 - Peccato nuovo, nuova penitenza.
336 - I regali son buoni anche passata la festa.
338 - E’ meglio un fringuello in mano che un tordo in frasca.
*338 - Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia, non sa quel che trova.
341 - Non c’è villano che mantenga la parola data, se vede che non gli conviene.
353 - Non si devono frequentare le case degli amici sposati come quando erano scapoli.
356 - Una donna in tanto è virtuosa in quanto è, o non è, desiderata.
356 - Che merito c’è che una donna sia onesta, se nessuno le chiede d’essere disonesta?
358 - L’uomo disonorato è peggio che morto.
358 - Se da due parti uguali togliamo parti uguali, anche quelle che restano sono uguali.
359 - Voler tentare delle cose da cui ci risulterebbe più un danno che un profitto è da cervelli irriflessivi e temerari.
359 - Le difficili imprese si affrontano o per Dio o per il mondo, o per entrambi.
362 - Tutto l’amore delle donne consiste nell’opinione che di esse si ha.
362 - La donna è un animale imperfetto.
363 - La donna è come lo specchio di cristallo lucido e chiaro, ma è soggetta a appannarsi e a diventare opaca a un fiato che la sfiori.
371 - A colui che cerca l’impossibile, è giusto che sia negato anche il possibile.
375 - Non c’è nulla che faccia più presto arrendere e spianare le superbe torri della vanità delle belle donne, che la vanità stessa messa su una lingua adulatrice
380 - Chi dà presto dà due volte..
380 - Per attuare ciò che vuole, l’amore non ha miglior ministro dell’occasione.
381 - La leggerezza delle signore fa perdere il ritegno alle domestiche.
385 - La donna, più che l’uomo, ha un’intelligenza prontissima sia per il bene che per il male.
390 - Nessuno può perseverare troppo tempo nelle sue mire amorose, se non è sorretto da una qualche speranza.
413 - Quando si obbedisce alla potente inclinazione del piacere, purché nel farlo non s’incorra in peccato, non può essere fatta nessuna colpa a colui che la segue.
419 - Il tempo non manca mai di svelare le cose.
420 - Son vicino alla pignatta e ce ne sarà anche per me.
423 - La bellezza ha la prerogativa e la grazia di conciliarsi gli animi e attrarre i cuori.
425 - Ben più alta stima spetta a quella ambizione che ha per oggetto un più nobile fine.
426 - Chi è povero non ha alcun bene.
429 - Dicono le lettere che senza di loro le armi non potrebbero sussistere. A ciò rispondono le armi che son le leggi che non potrebbero sussistere senza di loro.
430 - Ciò che costa di più, si stima, e dev’essere stimato.
434 – Val più briciola di re che non dono di signore.
440 - Il tradimento va bene, ma il traditore fa schifo.
459 - In alcune donne la bellezza è fatta di giorni e di stagioni, e che secondo i casi può calare o aumentare.
470 - Ben poche volte, o mai, venne il bene puro e semplice, senza essere accompagnato o seguito da qualche male che lo alteri o lo scompigli.
493 - Chi vuol bene non si vendica facendo male.
503 - Soffra e taccia colui il quale si espone a più di quanto le sue forze non gli permettano.
503 - Ha più forza il tempo per disfare e mutare le cose, che non la volontà degli uomini.