ELISABETH THATCHER: CHI E’ COSTEI? DELLA DIFFAMAZIONE IN FACEBOOK ET ALTRO ATTINENTE
ELISABETH THATCHER: CHI E’ COSTEI?
DELLA DIFFAMAZIONE IN FACEBOOK ET ALTRO ATTINENTE
Non è parente della notissima Margaret. E’ una comunissima cittadina inglese nata il 1° gennaio 1974, single nota a se stessa, con attività lavorativa e relazioni amicali eterogenee a Bologna. Ha imparato a fare e a dire ciò che fa e ciò che dice presso il Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, presupponendosi dotata per intraprendere attività artistiche che non risulta abbia poi intrapreso con successo economico e massemediatizzato: escludendo le poche foto di paesaggi e nature morte, albumizzate in Facebook, che riproducono verismo decorativo per turisti.
Alla fine del 2009 ha cominciato a proporre la sua amicizia in Facebook accreditandosi nel Profilo con info reticenti e “sblasonanti”, in cerca di amici, sia tra le donne sia tra gli uomini, specificando che le piacciono entrambi. Risulta attiva anche come blogger.
Trattasi, quindi, di una cognomata Thatcher con la quale ho in comune meno della radice quadrata di meno uno, mai incontrata in alcun luogo, relazionata al mio (divenuto ex) web master, alla pittrice lettone italiana russofona Lolita Timofeeva, e a un sedicente giornalista bolognese italo-americano mitomane e millantatore invecchiato anzitempo, simil-agente-segreto autarchico alla deriva, nomade per quanto riguarda il domicilio personale, scrittore ombra dei testi che mi diffamano firmati Thatcher.
Ho denunciato la “signorina” inglese per diffamazione a mezzo internet, considerandola portavoce denigrante in buona fede e controfigura ingenua di altre persone a me avverse perchè da me notiziate sgradevolmente, in dimestichezza con la pusillanimità della anonimia e della denigrazione delegata.
Tale Thatcher ha rastrellato amicizie tra le mie amicizie in Facebook, inviando a tutte questa mail: “Ciao……., Elisabeth Thatcher vuole stringere amicizia con te su Facebook. Elisabeth Thatcher – Grazie, Il team di Facebook”.
Da 83 amici è stata accettata acriticamente e automaticamente come “amicizia in più” (dal singolo e dal collettivo). Da molti è stata ignorata. Da altri è stata rimossa successivamente alla mia segnalazione (Cave Thatcher!!!) che trattasi di persona diffamatrice e, perciò, intollerabile come “amicizia in comune”, soggetta a rimozione da parte mia.
Poichè le amicizie in comune si sono ridotte a 34, auspico una ulteriore riduzione tra chi mi è amico, per evitarmi l’esecuzione di altre rimozioni.
ELISABETH THATCHER: CHI E’ COSTEI? (SEQUEL)
La Thatcher è la titolare di un blog, strumentalizzato pro causa sua e senza rischiare alcunchè di personale, da Lolita Timofeeva pittrice lettone italiana russofona in difficoltà per quanto riguarda l’esposizione e la promozione dei suoi dipinti.
La Thacher mi ha calunniato e diffamato sovieticamente come persona (anche come personaggio!) ignorando che la Timofeeva mi deve molto di ciò che ha e il meglio di ciò che la curricula e bibliografa (Biennale di Venezia 1997 compresa): inclusi i libri di maggior pregio, le opere d’arte d’altri autori et altro del decoro oggettistico nella sua casa e nel suo atelier.
La Thatcher è stata usata come editore/redattore di un blog da un sedicente giornalista ombra per la pubblicazione nel web di un testo mediocre e diffamante.
La Thatcher si è così meritata la mia denuncia per diffamazione, colpevole di essersi ruolata NUNCIUS, portatore di dichiarazioni altrui non controllate o verificate, press-agent divulgatrice autarchica e dilettante di opinioni e informazioni scritte o espresse da altri, supporter di una pittrice lettone italiana russofona in età antaizzata con sempre meno occasioni espositive a disposizione.
Ha nomato “Kengaragas” il suo Blog per dare notorietà virtuale a un anonimo quartiere residenziale proletario della zona sud di Riga in Lettonia, abitato in prevalenza da cittadini di lingua russa (http://wikimapia.org/991515/lt/Kengaragas): un quartiere malfamato e marginalizzante, noto alla Timofeeva, sprovvisto di arredo urbano artistico, con nessuna opportunità d’incontri portatori di promozione sociale in loco periferico, distante dalla città vecchia 30 minuti di viaggio in tram.